Nba Finals 2010
14/06/2010
Gara 5

Los Angeles Lakers @ Boston Celtics
TD Banknorth Garden, Boston MA


L.A. Lakers
Vs.
Boston Celtics
86
92
1 st) L’ultima partita della serie disputata nelle mura del Boston Garden è a dir poco decisiva per entrambe le squadre perché chi se la aggiudicherà avrà due match point (che si disputeranno a Los Angeles) per vincere il titolo. A partire subito con la mano calda sono i padroni di casa: Rondo, Pierce e Garnett scattano in avanti con un 6-0. L’unico momento positivo dei Lakers, dove la palla circola in modo lineare e gli schemi sono eseguiti alla perfezione, lo si registra ora:  Fisher e Bynum (entrambi limitati in gara 4 per ragioni diverse: falli il primo e infortunio il secondo) sono alla base del break di risposta 15-8 che a -4.58 significa 15-14, +1 Los Angeles.
Però Il momento positivo dei Californiani, come anticipato, si esaurisce in fretta: un attacco macchinoso (Bryant spara un paio di sassate quando la palla non viene rapinata prima del tiro) ed una difesa distratta danno il meritato vantaggio a Boston. Ray Allen e Paul Pierce con una serie di piazzati a testa colpiscono indisturbati ritornando al comando e chiudendo i primi 12 minuti avanti 22-20, +2 Celtics.

2 nd) I tiri dalla media distanza completamente liberi dei Celtics proseguono anche se cambiano i protagonisti: a colpire nell’avvio secondo quarto sono Tony Allen, Rasheed Wallace e Nate Robinson. Grazie a questi tre e a una difesa da manuale il vantaggio dei padroni di casa, a -8.46, tocca la massima leadership vista sinora con +8: 30-22.
Jackson non aspetta oltre e rilancia subito in campo Kobe Bryant nonostante quest’ultimo faccia registrare 1/6 dal campo. La presenza di Bryant sul terreno di gioco, però, migliore la difesa dei campioni in carica che fermano gli ingranaggi dell’attacco avversario generando una serie di palle rubate trasformate in punti dall’altra parte del campo. Artest e Vujacic colpiscono da oltre l’arco mentre Farmar e Bryant si occupano di farlo dall’area colorata e a -5.38 Doc Rivers vuole una pausa perché il +8 si è trasformato in appena +1: 32-31.
La tensione sale alle stelle quando Rondo spinge via Artest in quanto autore di un duro fallo (non giudicato anti-sportivo) su Kevin Garnett. Bryant realizza il libero anche se a condurre proprio con KG e Rondo sono ancora i Celtics: 36-32. Di nuovo pescato da oltre l’arco e completamente libero Artest mette il -1 e poco più tardi Kobe trasforma un passaggio finito dritto nelle braccia di Gasol nel vantaggio Giallo-Viola: 37-36. La leadership degli ospiti, però, dura solo un istante: Pierce connette la prima tripla della serata e Gasol battagliando con Garnett finisce per farsi un auto-canestro. A -2.54 Jackson chiama un time-out per freddare gli animi di un Garden tutto in piedi a festeggiare il +4 Celtics: 41-37. Mr.81, in uscita dalla pausa, corregge l’ennesima sassata, ma gli ultimi 120 secondi si chiudono sotto il segno del miglior giocatore visto sinora: Paul Pierce.Il numero 34 Bianco-Verde sale a quota 15 punti complessivamente realizzati e manda in archivio il primo tempo 45-39, +6 Boston.




3 rd) Sinora nullo su entrambi i lati del campo il Catalano prosegue la serata negativa prendendo subito una stoppata da Garnett. Il possesso recuperato dai padroni di casa si trasforma in una tripla di Pierce ed è +11: 50-39. Bryant, probabilmente sfiduciato da quanto stanno facendo vedere i propri compagni, si trasforma nel terminale offensivo numero uno. La decisione non sarebbe sbagliata perché Mr.81 connette due volte da oltre l’arco e altrettante volte con dei jumper in fade-away da due punti. I 10 punti, però, rappresentano una “cattedrale nel deserto”: una difesa totalmente inadeguata lascia la libertà a Garnett, Allen, Perkins e ancora Pierce di colpire per mantenersi al comando 60-49, +11,  a -7.37.
Il registro della partita, nonostante il time-out, non cambia: da una parte un Bryant magistrale prosegue nel segnare arrivando a quota 7/9 dal campo per un totale di 19 punti nel solo terzo quarto con ancora 3.08 da giocare. Boston non ha alcuna intenzione di difendere su Kobe, ma piuttosto, come suggerisce Doc Rivers ai suoi ragazzi nel time out, continua lo splendido lavoro in attacco cercando di chiudere sugli altri giocatori. La decisione dell’ex-coach dei Magic si conferma vincente: Garnett ottiene un gioco 2+1 ai danni di Gasol quindi lascia il testimone a Ray Allen il quale, replicando sempre a Bryant, con quattro punti consecutivi a -3.08 stabilisce la massima leadership di gara cinque vista sinora con 13 lunghezze di margine: 71-58.
Pau esce dal time-out con un gioco 2+1 per bussare sul -10. L.A. avrebbe l’opportunità di avvicinarsi ulteriormente salvo vedere Tony Allen cancellare un tiro a Gasol e Odom mandare in bianco due liberi. Pierce, invece, non sbaglia l’ennesimo piazzato ed ora la percentuale dal campo di chi conduce diventa a dir poco “imbarazzante” per i Giallo-Viola: il 66% dei padroni di casa, infatti, non può che significare difesa Giallo-Viola inesistente. Jackson sostituisce Bryant con Vujacic e lo Slavo scarica subito da oltre l’arco (con i piedi sulla linea) seguito da uno dei rari (almeno stasera)  lay-up di Gasol. Al suono della sirena Boston resta salda al comando di 8: 73-65.

4 th)Los Angeles sembra vedere la fatidica “luce in fondo al tunnel” con Gasol che segna il -6 e la palla recuperato per toccare il -4.  Come detto “sembra” perché arriva un’infrazione di campo seguita da una bomba di ‘Sheed e da un Robinson che taglia l’area come farebbe un coltello caldo sul burro. Pierce mette la ciliegina con un 1/2 dalla lunetta e a -8.25 i Celtics restano saldi al comando di 10 lunghezze: 79-69.
Ancora una volta il Garden, che comunque vada la serie sta assistendo all’ultima partita della stagione di Boston (gara 6 e 7 saranno disputate in California) , si raffredda di colpo quando Bryant e Odom con un mini-break di 6-2 agganciano sul -6, 75-81, a -6.01.
A dare la spinta finale verso la vittoria della partita e il comando nella serie ci pensa Rajon Rondo: il “bimbo”(solo per età a non per esperienza) dei Celtics deruba a turno Bryant e Fisher segnando in contropiede prima e su tap-in dopo. A -3.04  il tabellone luminoso indica Boston in assoluto controllo con 12 lunghezze di margine: 87-75, +12.
Grazie a sette punti filati, tutti dalla lunetta, a -1.30 i Lakers sono di nuovo sul -5, ma negli ultimi 90 secondi il canestro dei padroni di casa diventa “off-limits” per i Lakers che con Artest sulla linea della carità buttano via la possibilità di toccare il -3. KG serve Pierce a tutto campo il quale a sua volte intravede Rondo per un alley-oop/lay-up e i titoli di coda calano con il canestro di Rajon che significa 89-82, +7 Celtics, a -35.2. Boston si aggiudica la quinta partita delle Finali ed ora, avanti 3-2 nella serie, avrà due possibilità per chiudere come Campione Nba 2010. Eccetto Bryant  a dir poco deludente la prestazione di tutti i Lakers che in una sfida delicata come gara cinque sono praticamente scomparsi.  I complimenti, ovviamente, vanno all’ottimo lavoro svolto dai Boston Celtics.

M.V.P.: Paul Pierce (27 punti, 12/21 dal campo, 2 assists, 2 rimbalzi, 2 stoppate)


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