La biografia di



Zach Randolph
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Zachary Randolph e' nato il 16/07/1981 a Marion nello stato "pazzo" per il basket ovvero l'Indiana. Zach, come si e' sempre fatto chiamare, fu immediatamente contagiato dall'amore per la pallacanestro. Come avete potuto leggere nelle altre storie riguardanti giocatori provenienti dal Indiana qua' ogni piccolo e sperduto paesino ha almeno uno squadra che compete in qualche lega... Il piccolo Zach aveva come vicino di casa un certo Bonzi Wells. Ed i due passavano parecchio tempo sul campetto a giocare ed allenarsi insieme. Non per niente fra di loro c'e' sempre stato un buon rapporto...

La prima occasione di mettersi in mostra e di fare conoscere il suo nome fu alla Marion High School: il suo fisico inizio' a svilupparsi e coach Moe Smedley decise di utilizzarlo come centro titolare. Da Sophomore ottenne la prima citazione nel quintetto ideale della Conference perche' chiuse con 17 punti e 12.1 rimbalzi. Nel 1999 ando' ancora meglio perche' le sue cifre salirono a quota 23.2 punti e 16.2 rimbalzi. I vari talent scout dei College e della Nba iniziavano ad interessarsi a Zach considerata la crisi dei centri che affligge un po' tutti i campionati americani... Ottenne anche la prima citazione a livello nazionale da parte di Usa Today.

L'esplosione vera e propria fu nella stagione 1999-2000. Da Senior uso fisico ed esperienza per dominare ogni aspetto del gioco ed ogni squadra avversaria non fu mai in grado di marcarlo, chiuse l'anno con: 23.7 punti, 14.8 rimbalzi, 3 assists e 2.8 stoppate. Guido' la Marion High School alla vittoria del Titolo Statale giocando una finale memorabile contro Bloomington North alla fine dell'incontro le sue cifre parlavano di 28 punti ed 11 rimbalzi... Fu nominato giocatore dell'anno dello Stato dell'Indiana da parte di Usa Today, venne inserito per la terza volta nel miglior quintetto statale e fu primo quintetto All-American (di tutte le High School americane)...

Finito il ciclo della scuola superiore fu chiamato a molte manifestazioni estive dove Zach confermo' il suo status di stella nascente. Prese parte nella squadra "viola" del 2000 Nike Derby Festival Classic e chiuse come M.V.P della manifestazione con 39 punti, 24 rimbalzi e la sua squadra vinse per 148-144. Ovviamente non manco' l'appuntamento piu' prestigioso per i Liceali d'America ovvero il McDonald's All-American Game dove si sfidano i migliori giocatori in circolazione. Ancora una volta Randolph ne usci' come vincitore rafforzando la sua immagine davanti a tutta la nazione: 23 punti, 15 rimbalzi, 4 assists, 1 stoppata, 1 palla rubata ed il titolo di M.V.P. della partita in tasca... Sempre nell'estate del 2000 prese parte alle qualificazioni dei Mondiali con la nazionale Americana Under 20 e qua' viaggio a 11.6 punti e 6.2 rimbalzi...

Ovviamente ci fu' una battaglia per reclutare un giocatore di questo calibro: da una parte c'era chi lo voleva nel mondo dei pro (gli scout nba) e dall'altra parte chi gli consigliava di rimanere un paio d'anni al College dove avrebbe potuto solamente migliorare la sua tecnica. Alla fine Randolph, sotto consiglio della madre, decise di optare per la seconda possibilita' e decise di frequentare Michigan State dove avrebbe potuto essere allenato da Tom Izzo. Nel suo primo, ed unico, anno al College se la cavo' egregiamente se consideriamo il fatto che ora i suoi avversari erano molto piu' preparati rispetto a quelli della High School. Randolph scese in campo per 33 volte e colleziono' 10.8 punti e 6.7 rimbalzi. Avrebbe potuto migliorare ancora ed aumentare il suo bagaglio tecnico ma gia' al primo anno di Universita'i suoi voti erano scarsi e se riusci' a giocare fu solamente grazie ad un permesso speciale che dichiarava la sua incapacita' di apprendere le materie studio con la facilita' delle persone comuni. Per questo motivo lascio' gli Spartans e inseri' il suo nome nel Draft 2001.

Proprio nel 2000-01 i Blazers avevano scambiato Jermaine O'Neal per un declinante Dale Davis e un paio di mesi furono abbastanza perche' Portland si rese conto dello sbaglio fatto. Il centro che stavano cercando (giovane e con tanto talento) l'avevano appena scambiato... Un errore che rimarra' nella storia della franchigia gia' tristemente nota per sbagli di questo genere (come quando non scelse Jodan al Draft lasciandolo ai Bulls come terza chiamata)...

Ancora una volta la dirigenza del Rose Garden opto' per riscattarsi quindi punto su un centro giovane, con non molta esperienza ma con un potenziale davvero "pauroso" ovviamente parliamo di Zach Randolph che fu 19° chiamata assoluta. Come succede a molti giovani senza esperienza trascorse il suo primo anno ad ambientarsi nella lega, in palestra per modellare il suo fisico e sul campo per imparare a fondo i giochi della squadra. Nella stagione da rookie chiuse con 41 partite giocate ma solo 5.8 minuti a serata, 2.8 punti e 1.7 rimbalzi.

Nel 2002-03 ebbe l'occasione di mettere in mostra le sue potenzialita' e gli insegnamenti assimilati soprattutto quando Wallace fu espulso per i troppi falli tecnici e lui fu proiettato in quintetto titolare... Alla fine chiuse con 77 partite disputate di cui 11 starter. Tocco' quota 8.4 punti e 4.5 rimbalzi. Il vero e' proprio exploit si ebbe nei play-offs 2003 quando i Portland erano ad un passo dall'eliminazione (3-0) quindi Coach Cheeks in gara 4 gioco' la "carta" Randolph. Chiuse con 25 punti e 15 rimbalzi. Prima vittoria di Portland. In Gara 5 fu l'ora di 22 punti e 9 rimbalzi... Stesso successo in Gara 6 con 21 punti e 10 rimbalzi. In Gara 7 i Blazers furono eliminati ma lui concluse con 14 punti e 10 rimbalzi...

Era chiaro che nella stagione 2003-04 il nome di Zach Randolph sarebbe stato sicuramente nel quintetto base e lui in estate lavro' molto con Coach e compagni di squadra (anche se sono quasi tutti andati via: McInnis, Wallace e Wells) per migliorare il suo gioco. Complessivamente concluse con 20.1 punti, 10.5 rimbalzi e 2 assists a partita. Portland per un soffio, nelle ultime due partite di campionato, perse l'acesso alla post-season ma fu chiaro che erano state gettate delle solide basi per il futuro. In linea con questa idea, durante l'estate, la dirigenza dei Blazers lo confermo' al massimo salariale facendolo diventare il proprio giocatore franchigia. Zach vide ripagati i propri sforzi con la vittoria del premio "Giocatore piu' progredito 2003/04".

Il 2004-05 lo vide autore di 18.9 punti, 9.6 rimbalzi e 1.9 assists a partite. Tutte le sue cifre, rispetto alle passate stagioni, sono in calo ma riflettono l'andamento della brutta stagione dei Blazers: con troppi giocatori difficili da gestire (Abdur-Rahim e Miles) la squadra in generale ne risenti' chiudendo con molte polemiche ed un deludente record vinte/perse (27-55) come non si vedeva da anni. Zach, oltre a tutto cio', fu costretto a saltare gli ultimi mesi di stagione regolare per un infortunio e complessivamente disputo' 46 partite, partendo titolare 37, e non sembro' mai al 100% della sua forma fisica. I 18 punti, 8 rimbalzi e 1.9 assists a partita messi a segno da Randolph furono l’unica nota positiva per i Blazers versione 2005/06 che sotto la guida di Coach McMillan (strappato ai Blazers) gia’ durante la stagione, per poi proseguire nell’estate 2006, avviarono la seconda “epurazione” del team da elementi considerati per diverse ragioni “disgreganti”.

Un infortunio alla mano destra lo costrinse a terminare il 2006/07 con un mese di anticipo rispetto al calendario ma  riusci’ comunque a concludere con la media punti piu’ alta di sempre fino a questo momento della sua storia: 23.6 punti. A questi aggiungeva 10.1 rimbalzi e 2.2 assists. La dirigenza dei Blazers ottenuta la prima scelta assoluta al draft 2007 cambio' i propri progetti su Zach: decisi a spendere la chiamata per Oden (lungo) e essendo interessati a sviluppare Aldrdige (altro lungo arrivato dal draft 2006), Randolph divenne "superflueo". Proprio per questo motivo la stessa notte del Draft, 28 giugno, la Citta' delle Rose mise in piedi una trade con i Knicks dove Dickau, Fred Jones, i diritti su Demetris Nichols e lo stesso Randolph venivano mandati a New York come contropartita di Steve Francis (immediatamente tagliato), Channing Frye e una futura chiamata al secondo giro.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
17.6
10.3
2

Isiah Thomas ha acquistato Randolph la notte del Draft etichettando il suo arrivo come l’ultimo pezzo del puzzle per permettere ai Knicks di tornare ai vertici della Lega. I progetti dell’ex-Bad Boys infatti erano quelli di formare un back-court fra i piu’ “massicci” della NBA composto da Eddie Curry e Zach Randolph. Ben presto, pero’, l’esperimento e’ fallito e le idee di Thomas sono rapidamente cambiate al punto che a meta’ stagione si parlava di una cessione di Randolph ai Bucks in cambio di Charlie Villanueva. Alla fine non e’ avvenuto nulla di concreto ma senza ombra di dubbio la prima stagione di Zach nella Big Apple e’ stata una delusione. Prevedere il suo futuro,come quello di ogni giocatore dei Knicks, e’ difficile perche’ il cambio di dirigenza (Thomas licenziato da coach e Presidente) potrebbe significare una partenza di Zach sul prossimo mercato anche se, considerato il suo alto stipendio e il momento poco “positivo” vissuto da Randolph, trovare un’acquirente non sara’ una cosa facile. Non bisogna escludere, pero’, che sotto la guida di un nuoco coach e in una squadra ripulita dalle “mele marce” possa tornare il giocatore visto ai Blazers quando vinse il trofeo di giocatore piu’ progredito.

Per scoprire la galleria fotografica di Marshall cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Zach Randolph