La biografia di



Dwyane Wade
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

wyane Wade e' nato il 17/01/1982 a Chicago. Cresciuto sotto l'influsso della "Citta' del Vento" durante l'era "Jordan", Wade, ha trascorso la sua giovinezza fra il televisore (dove vedeva le magie, ed i titoli, di Air Jordan) ed il campetto (dove cercava di replicare le azioni del numero 23 piu' famoso al mondo)... Dwyane era un discreto giocatore ma non era l'unico membro della famiglia Wade in grado di cavarsela con il pallone a spicchi in mano, infatti, il fratello Demetris, gia' dal periodo della High School, era considerato come un futuro fenomeno del basket.

Quando il giovane Dwyane arrivo' alla Richards High School di Oak Lawn venne immediatamente paragonato al fratello, purtroppo il paragone era troppo sbilanciato: Demetris era piu' grande ed aveva maggior esperienza, mentre Dwyane aveva ancora diverse lacune nel suo gioco e quindi decise di dedicarsi al Football dove almeno non sarebbe stato soggetto a paragoni. Al penultimo anno di High School torno' "alle origini" e quindi' passo dal pallone ovale a quello a spicchi, dimostrando a tutti che non solo il suo talento era rimasto intatto, ma era migliorato sotto molto aspetti. Ottenne un discreto interesse da parte di College di medio livello, fra le diverse offerte ricevute opto' per Marquette.

Se gli sport erano il suo forte, Dwyane, aveva qualche problema negli studi ed infatti fu costretto a saltare tutto il suo anno da Freshman, 2000-01, perche' i suoi voti erano troppo bassi quindi per regolamento non poteva giocare. Sicuramente non fa piacere a nessuno dover trascorrere un anno lontano dalle sfide di College ma Wade, grazie a questo stop forzato, ebbe l'occasione di allenarsi con i compagni, lavorare sui fondamentali, in sala pesi e ovviamente studiare per migliorare il suo rendimento scolastico!

Quando venne l'ora di scendere in campo per la stagione da Sophomore (2001-02), grazie a tutto il lavoro svolto in palestra nell'anno da Freshman,, Wade aveva fatto dai passi da gigante nella sua preparazione tecnica e fisica: in 32 partite disputate chiuse con una media di 17.8 punti (48.7% dal campo), 6.6 rimbalzi, 3.4 assists, 2.5 recuperi e 1.1 stoppate. Complessivamente ando' per 9 volte oltre i 20 punti e fece registrare il suo High Score di punti con 35 contro DePaul; a livello di College stabili' il record di punti fatti da un Sophomore (571), i 17.8 di media lo proiettarono al posto di miglior realizzatore della squadra (ottavo nella C-USA ovvero la conference dove milita Marquette) e fu anche il miglior rimbalzista e ruba palloni del Team (per quanto riguarda le palle rubate non fu solo primo nei Golden Eagles ma fu il primo di tutta la Conference). Ottenne una menzione d'onore da parte di AP e fu inserito nel primo quintetto ideale della All-C-USA.

Il rendimento di Wade e la sempre maggior tendenza, da parte dei giovani, di fare il salto nella Nba dopo pochi di anni di College (se non direttamente dalla High School), diedero vita ad alcune voci che lo vedevano gia' pronto per il draft 2002. Dwyane, che aveva provato sulla propria pelle come un anno passato ad apprendere fondamentali lo avesse migliorato parecchio, smenti' queste voci e si preparo' per la stagione da Junior dove non sarebbe piu' stato considerato una "sorpresa" ma avrebbe dovuto confermare il suo status di stella nascente.

Fu facile accorgersi, gia' dai primi incontri, di come Wade fosse considerato dai suoi compagni il Leader dei Golden Eagles e di come lui accettasse senza batter ciglio il ruolo di "Go To Guy". La sua stagione fu un successo dopo l'altro: in 33 partite chiuse con 21.5 punti (50.7% dal campo), 6.3 rimbalzi, 4.4 assists, 2.2 recuperi e 1.3 stoppate. Fu il miglior realizzatore a livello di Conference (22° nella classifica Nazionale), l'ottavo miglior rimbalzista e il secondo miglior ruba palloni; fece registrare una tripla doppia (era dal 1994 che un giocatore di Marquette non ne faceva una) contro Kentucky nelle Midwest Regional Final con 29 punti, 11 rimbalzi, 11 assists e proprio grazie a questa vittoria porto' la sua Universita' alle Final Four di New Orleans. Le sue altre migliori prestazioni furono di 35 punti contro Talune e di 28 punti, 7 assists e 8 rimbalzi contro Louisville. A livello individuale venne nominato MVP delle Midwest Regional Final e fu inserito nel primo quintetto ideale All-America.

Insorsero nuovamente delle voci riguardanti il suo passaggio alla Nba ma questa volta Wade non le smenti', anzi, attraverso una conferenza stampa si disse pronto per il Draft 2003. Se l'attenzione principale era per LeBron James, Darko Milicic e Carmelo Anthony, i Miami Heat, sotto la guida di Pat Riley, alla ricerca di un playmaker non se lo fecero scappare e lo chiamarono con il numero 5 assoluto.

Durante la sua prima stagione regolare Wade ha dovuto subire uno stop per problemi ad un polso (ha saltato 21 partite) ma questo non ho condizionato il suo modo di giocare: per 51 partite, su un totale di 61 disputate, ando' in doppia cifra chiudendo al terzo posto nei voti come rookie dell'anno. A differenza di LeBron e Carmelo, Dwyane, disputo' una post-season di primissimo livello e, nonostante la sconfitta, fece registrare le sue partite migliori proprio contro Artest (difensore dell'anno) ed i Pacers: 21 punti con il 48.9% dal campo. Attenzione pero' a non sottovalutare la serie contro New Orleans dove Wade segno' il canestro decisivo in gara 1, 81-79, a 2 secondi dalla fine contro un giocatore del calibro di Magloire e fu sempre stato il trascinatore di Miami. Complessivamente nei primi playoffs della sua carriera supero' quota 20 punti per 7 volte ( su 20), cosa che non succedeva ad un rookie dai tempi di David Robinson...

Nemmeno la dirigenza degli Heat si aspettava un rendimento di tale livello da Wade nella stagione da rookie e quindi in estate decise di fare i giusti accorgimenti per rendere il Team ancora piu’ competente: Odom, Grant e Butler furono ceduti ai Los Angeles Lakers ed in cambio arrivo’ il centro piu’ devastante degli ultimi 10 anni ovvero Shaquille O’Neal. Pat Riley, nel frattempo diventato Gm di Miami, punto’ tutto sul duo Wade-O’Neal e il suo fiuto non lo tradi'. Con in panchina il fido Stan Van Gundy, da sempre assistente di Riley, gli Heat del 2004/05 arrivarono ad un passo delle Finals 2005.

Wade termino' con 24.1 punto, 5.2 rimbalzi e 6.8 assist a partita. Tutti i suoi numeri fecero registrare un incremento rispetto alla stagione precedente (16.2 punti, 4 rimbalzi e 4.5 assists) e questo fu merito anche di Shaq che non permettava piu' agli avversari di raddoppiare Dwyane trascurando la zona verniciata. Il rapporto con O'Neal fu subito ottimo: Wade, diversametne da Bryant, non e' mai stato interessato ad essere il giocatore immagine o quello che pretende sempre di avere la palla in mano. Guadando le cifre di Shaq e Wade, in regolar season come nei playoffs (dove da vero campione aumento' il suo rendimento a 27.4 punti, 5.7 rimbalzi e 6.6. assists), il rendimento di Dwyane e' stato piu' elevato di quello di O'Neal ma proprio il non voler essere considerato migliore del Diesel fu la chiave del rapporto fra i due (comunque Shaq, appena arrivato a Miami, sottolineo' come il giocatore franchigia fosse Wade e non lui). Durante i Playoffs gli Heat, come gia' detto, arrivarono ad un passo dalle Finali. Miami, dopo essersi facilmente sbarazzata di Nets e Wizards, si portarono sul 3-2 contro i Pistons nelle Finali di Conference. Purtroppo, proprio in Gara 5, Wade si fece male riportando uno stiramento del muscolo intercostale: questo lo tenne fuori nel primo match point (Gara 6) e lo limito' pesantamente in Gara 7 dove non riusci' ad esprimersi al 100% e percio' ad accedere in finale, per il secondo anno filato, furono i Pistons.

Difficilmente Wade si scordera' il campionato terminato nel Giugno del 2006: dopo una stagione regolare di altissimo livello, dove le sue cifre aumentarono ulteriormente rispetto al passato (27.2 punti, 5.7 rimbalzi, 6.7 assists), fu convocato al All Star Game di Houston (dove mise il tiro della vittoria) e nei playoffs diede il meglio di se (28.4 punti, 5.9 rimbalzi, 5.7 assists) trascinando Miami al primo titolo NBA. Il raggiungimento di questo traguardo, ovviamente, non fu solo merito suo perche' la presenza di coach Riley e di giocatori come Shaq, Walker, J-Will o Payton risulto' di vitale importanze, ma bisogna sottolineare come nessuna squadra sia riuscita a limitare le incursioni di Flash. La proverbiale difesa dei Pistons aveva fermato LBJ nelle semi-finali e questo permise loro di trasformare un 3-2 in 4-3, ma contro Wade non ci fu mai storia: Detroit, anche a causa della stanchezza proveniente da 4 stagioni da oltre 100 partite, non trovo' mai un freno per Dwyane che concluse con una percentuale dal campo a dir poco fenomenale: 61.7%. Le sue cifre totali, sempre per quanto riguardi le Finali di Conference, parlavano di 26.7 punti, 5.2 rimbalzi, 5.5 assists e 1.87 palle rubate. Wade, vendicatosi dei Pistons, dovette lottare con una brutta influenza che lo costrinse ad abbandonare diverse sessioni di allenamento ma non salto' nessuna partita. Nelle Finals il suo rendimento, soprattutto da Gara 3 a Gara 6, risulto' alla "Michael Jordan": 34.7 punti, 7.8 rimbalzi, 3.8 assists e 2.67 palle rubate. Queste cifre, oltre a portare il titolo in Florida, sono risultate decisive per l'assegnamento del trofeo di MVP della Finale. In Estate Wade firmo' un'estensione triennale del proprio contratto con la possibilita' di un quarto anno a sua discrezione.

Se gli Heat d’inizio campionato 2006//07 non affondarono negli abissi della Conference ma piuttosto rimasero vicini al 50% di vittorie/sconfitte fu quasi esclusivamente merito di Wade che partita dopo partita, da solo (Shaq era fermo per infortunio), si impegno’ sempre al 100% e senza riserve. Quando Riley (coach) e O’Neal rientrarono in attività riprendendosi dai rispettivi interventi chirurgici gli Heat (e quindi anche Wade) vissero il loro momento piu’ bello della stagione sfiorando le 10 “W” consecutive. Tuttavia, dopo una serie d’infortuni “minori” (caviglia e polso), Dwyane, verso la fine di febbraio in una sfida con i Rockets,  fu definitivamente messo fuori gioco per via della lussazione della spalla sinistra. Le opzioni che gli si presentarono davanti erano due: farsi operare e quindi rientrare per il 2007/08 oppure stringere i denti, effettuare esercizi di riabilitazione e tornare in attivita’ per i playoffs. Da vero leader e combattente qual’e’, Flash (che quindi concludeva la stagione regolare in anticipo con 27.4 punti, 4.7 rimbalzi e 7.5 assists), non batte’ ciglio nel percorrere la seconda strada quindi rientro’ ma nella post-season il suo contributo (23.5 punti, 4.8 rimbalzi, 6.3assists) non evito’ a Miami il cappotto (0-4) arrivato per mano dei Bulls.  Da sottolineare, pero’, che il fallimento degli Heat non era imputabile a  Wade ma piuttosto nell’assenza generale di un gruppo di supporto in grado di aiutarlo a vincere le partite (eccetto O’Neal tutti gli altri giocatori, chi per infortunio chi per “lantitantismo”, giocarono molto al di sotto delle aspettative).

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
24.6
4.2
6.9

Per risolvere una volta per tutti i problemi alla caviglia e alla spalla Wade nell’estate 2007 si fece operare ad entrambe le articolazioni quindi fu costretto a saltare tutto il training camp di Ottobre e i primi quindici giorni di campionato. La dirigenza, pero’, sbaglio’ completamente la campagna acquisti puntando su giocatori vecchi (Hardaway) o sbagliati (Smush Parker). In questo modo nessuno, a parte Ricky Davis (arrivato per Walker), riusci’ a prendere il suo posto in fase offensiva in modo da permettergli di ri-ambientarsi gradualmente ai ritmi partite NBA e, come se non bastasse, la franchigia Campione Nba 2006 doveva fare i conti anche con gli infortuni di O’Neal e J-Will. In definitiva quando Wade si lascio’ completamente alle spalle gli infortuni il record vinte/perse di Miami aveva gia’ compromesso ogni possibilita’ di raggiungere la post-season. Proprio per questo motivo Dwyane ha deciso, dopo 51 partite, di sottoporsi ad un trattamento al ginocchio e quindi terminare con un mese di anticipo il campionato. In estate Miami dovra’ ricostruire il team e Wade rappresenta il punto da cui partire per ritornare ai vertici della NBA .

Per scoprire la galleria fotografica di Wade cliccate sul link sottostante. Buona visione!  

Nba Stars: Dwyane Wade