La biografia di



Tracy McGrady
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Tracy Lamar McGrady e' nato il 24/05/79 in Florida a Bartow. Mentre molti suoi amici si dedicavano al Football, da queste parti molto piu' seguito della pallacanestro, lui inizio a giocare sul Play-Ground e fin da piccolo mostrava ottime doti di attaccante. Iscritto alla Auburdale High School ebbe una stagione da Junior che lo mise in mostra davanti a tutto il paese: 23.1 punti, 4.0 assist, 4.9 stoppate e 12.12 rimbalzi. Queste cifre gli garantirono l'accesso al Adidas ABCD camp che si teneva nell'estate dello stesso anno, 1996, nel New Jersey. Qua' Tracy gioco' alla grande e venne eletto M.V.P. della partita.

Ricevette un'offerta dall'Accademia di Mount Zion Chiristian a Durham nel North Carolina qua' i giocatori hanno l'occasione di crescere molto tecnicamente grazie alle strutture e agli insegnamenti che ricevano. T-mac accetto' la proposta e quindi si trasferi'. Disputo' un'annata memorabile andando a chiudere con 27.5 punti, 8.7 rimbalzi e 7.7 assist di media a partita. Guido' la scuola ad un totale di 26 vinte e 2 perse oltre a stabilire il suo record personale di 37 punti e 17 rimbalzi in una sola serata. La sua media punti era la piu' alta di tutte le High School e venne eletto Giocatore dell'anno da USA Today...

Finita questa annata magica doveva decidere il suo futuro, dove da una parte aveva ricevuto offerte dai College piu' prestigiosi ma dall'altra c'era l'Nba. Dopo essersi fermato a pensare per un po' vide che Kobe Bryant giocava nel suo stesso ruolo ed aveva fatto il salto nel mondo dei Pro in modo positivo. Quindi ispirato da questo fatto si dichiaro pronto per il Draft. C'era molto scetticismo su di lui, infatti venne chiamato solo al numero 9 dai Raptors perche' Isiah Thomas era "ispirato" da questo ragazzo tutto fare.

La prima stagione fu un mezzo inferno per Tracy. Come ogni Rookie, ma ancora di piu un High Schooler, doveva abituarsi ai duri ritmi imposti dalla Nba dove si disputano partite per tutti gli Stati Uniti, per lui fa davvero dura ambientarsi anche perche' era abituato in Florida dove c'e' sempre sole e caldo mentre ora si trovava a Toronto dove a far da padroni sono la beve e il freddo. Proprio per quando gli chiesero come mai aveva sempre la faccia addormentata, lui rispose che per ammazzare il tempo dormiva 13-14 ore al giorno. Da qui' deriva il suo soprannome: "The Big Sleep" appunto La Grande Dormita! Chiuse il primo anno con 7 punti, 4.2 rimbalzi e 1.5 assist.

Ando' meglio nella stagione del Lock-out, 1998, perche' dal Draft arrivo' Carter. Vince e Tracy divennero subito buoni amici e fra loro scoppio' un forte legame quando scoprirono di essere cugini (alla lontana). Realizzo' 9.3 punti con 5.7 punti e 2.3 assist ma stabili' anche il suo High di 27 punti in 25 minuti contro Charlotte... L'anno in cui "esplose" fu quello seguente, 1999-00, dove con i suoi 15.4 punti, 6.3 rimbalzi e 3.3 assist fu un elemento fondamentale affinche' i Raptors approdassero, per la prima volta nella loro storia, ai Play-Offs (dove New York li spazzo' via 3-0).

Finita la stagione era anche in scadenza di contratto ovviamente Toronto provo' a farlo restare ma quando Tracy ricevette l'offerta di Orlando dove avrebbe potuto andare a giocare in casa sua, al sole e al caldo, e avrebbe avuto come compagno Hill non se la fece scappare e firmo' per i Magic. Arrivato come supporto per Hill gia' dal primo anno in Florida dovette prendere le redini della squadra perche' Grant inizio' a soffrire dell'infortunio dal quale si riprese solo parecchi anni dopo (nel 2004/05)... Chiuse la stagione con 26.8 punti, 7.5 rimbalzi e 4.6 assist ma cosa ancora piu' importante riusci' a trascinare la squadra alla post-season (dove arrivo' la sconfitta per mano dei Bucks).

L'anno seguente, 2001-02, i punti scesero a 25.6 ma salirono assists, 5.3, e rimbalzi, 7.9, ancora una volta, orfano di Hill, si carico' la squadra e la porto' ai Play-Offs dove disputo' tutta la serie contro gli Hornets nonostante dei dolori alla schiena.

Nel 2002-03 continuo' la sua esplosione che tradotta in cifre parlava di 32.1 punti, 6.5 rimbalzi e 5.5 assists a partita. Questa annata lo consacro' un campione a tutti gli effetti e nei playoffs arrivo' ad un soffio dal eliminare i Detroit (i Magic condussero per 3-1 ma alla fine i Pistons ribaltarono la serie passando il turno). In ogni caso con 32.1 punti di media ha chiuso come il piu' giovane giocatore di tutti i tempi a guidare la classifca dei punti segnati a partita.

Durante l'estate 2003 i Magic, galvanizzati dall'esperienza fatta nei playoffs, andarono sul mercato decisi a trovare i pezzi mancanti per fare decollare la squadra. Furono acquistati Tyrone Luce e Juwan Howard mentre il contratto di Darell Armstrong non venne confermato. La stagione inizio' con grande aspettative ma dopo la prima vittoria seguirono 18 sconfitte consecutive: non solo Orlando aveva perso il proprio playmaker titolare, ma, ben presto, la dirigenza si accorso dell'impossibilita' di utilizzare Howard e Gooden contemporaneamente sul terreno di gioco. L'annata fu fra le piu' disastrose di sempre per Orlando ma McGrady vinse per il secondo anno consecutivo la classifica marcatori. Complessivamente chiuse con 28 punti, 6 rimbalzi e 5.5 assists; da sottolineare pero' che riusci' a disputare solo 67 partite a causa di ripetuti infortuni alla schiena. Stabili' anche il suo career-high di punti per una singola partita: 62 contro Washington. Finita la stagione si reco' dalla dirigenza e chiese di essere ceduto. Dopo un paio di conferme e smentite i Magic decisero di cederlo a Houston (con Lue e Howard) per Francis, Mobley e Cato.

La stagione 04/05 inizio' con i Rockets un po' in crisi principalmente perche' Tracy McGrady non aveva mai giocato con un centro del calibro di Yao Ming e d'altro canto nemmeno Yao Ming non aveva mai avuto al suo fianco una guardia come T-Mac. Durante il corso della stagione Coach Van Gundy, con il contributo della dirigenza dei Rockets, aggiunsero dei "pezzi" importanti nel puzzle per costruire la squadra perfetta (Lue fu ceduto e al suo posto arrivo' un playmaker con molta esperienza come David Wesley). Houston concluse con un bilancio di 51 vittorie e 31 sconfitte e raggiunse la post-season. T-Mac, come di consueto, aumento' tutte le sue cifre ma i 30.7 punti, 7.4 rimbalzi e 6.7 assists non furono a sufficienza per superare il primo turno dove i Rockets, dopo essere stati avanti 2-0 nella serie, furono eliminati per 4-3. Il 2005/06 per McGrady, ma in generale come per tutta la franchigia, risulto’ una delle stagioni piu' sfortunate di tutti i tempi. Infatti i problemi al ginocchio (tendinte) e alla schiena perseguirono Tracy durante tutto l'arco del campionato, limitandolo a 47 partite di utilizzo (24.4 punti, 6.5 rimbalzi, 4.8 assists), ed allo stesso tempo i Rockets alle prese anche con gli infortuni di Sura, Yao e Barry videro svanire i propri sogni di gloria ancor prima della pausa per l'All Star Game.

L’avvio del 2006/07 sembrava destinato ad essere la continuazione della sfortunatissima stagione precedente: dopo circa un mese di attivita’ i problemi alla schiena tornarono a farsi sentire costringendo McGrady alla lista infortunati e pochi giorni dopo Yao si ruppe una gamba. Tifosi e dirigenza erano gia’ disperati quando McGrady annuncio’ a sorpresa la decisione di rientrare in campo nonostante la sua prognosi iniziale richiedesse un tempo maggiore per guarire. Sotto gli occhi increduli (ed anche un po’ scettici) di tutti T-Mac inizio’ a macinare vittorie su vittorie mantenendo i Rockets in zona playoffs. Una volta tornato anche Yao la coppia Ming-McGrady funziono’ a meraviglia (Tracy concluse con 24.6 punti, 5.3 rimbalzi e 6.5 assists di media a partita) ed i Rockets complessivamente compilarono una stagione da piu’ di 50 vittorie.  La nota negativa per l’ex-numero uno dei Magic arrivo’ nei playoffs edizione 2007 dove, nonostante il fattore campo a proprio favore, i Rockets rimediarono un’eliminazione per 4-3 (Jazz) che per McGrady significo’ la terza gara 7 persa in carriera e il mancato raggiungimento del secondo turno di playoffs in 10 anni di attivita’. Queste due note negative misero in ombra le ottime cifre tenute nella post-season da T-Mac (25.3 punti, 5.9 rimbalzi e 7.3 assists) dando ancora una volta ragione ai suoi detrattori che lo accusarono di essere un giocare soft  privo di killer istinct

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
21.6
5.1
5.9

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
27
8.2
6.8

La stagione 2008 di T-Mac inizia con un paio di infortuni di poco conto sino a fine Dicembea quando dei dolori al ginocchio, ipertensione, lo mettono fuori dai giochi per un paio di settimane. Rientrato dimostra di essere a l00% e in coppia con Yao Ming il 29 gennaio inizia la striscia di vittorie che quando terminera’, il 18 Marzo, sara’ la piu’ lunga di sempre dietro solo ai Lakers dell’annata 1971-72. Le “w” filate per T-Mac sono 22 ed e’ importante sottolineare come durante questa straordinaria corsa Yao Ming sia stato messo fuori causa da una microfrattura ad un piede ma Tracy, ovviamente aiutato dal resto della squadra, ha prorogato il momento magico di quasi un mese (l’ultima partita di Yao fu il 24/02 e la prima sconfitta di Houston arrivo il 18/03). Nei playoffs Houston incrocia di nuovo, come gia’ capitato 12 mesi prima, la strada dei Jazz e T-Mac, come dimostrano eleva il suo rendimento (in Gara 6 chiude con 40 punti). Tuttavia i Rockets vengono eliminati 4-2 per mano del team di coach Sloan. Per l’ennesima volta McGrady non passa il primo turno, ma se il basket e’ un gioco di squadra lui, almeno quest’anno, ha poco da rimproverarsi perche’ nelle sei partite di playoffs ha davvero dato tutto se stesso. Le cause dell’eliminazione, dunque, sono da cercare altrove come nell’ennesima assenza di Yao Ming e/o di una bocca di fuoco alternativa a lui e Scola.  

Individualmente T-Mac, quando sta bene, continua ad essere uno dei giocatori piu' impressionanti di tutta la Lega: non solo e' in grado di segnare "valanghe di punti" (passeranno alla storia i suoi 12 punti in 30 secondi per portare alla vittoria Houston su San Antonio nel campionato 2004/05) ma e' anche una fra le migliori guardie "rimbalziste" ed ha un ottimo senso per l'assists. Oggi l’obiettivo principale della sua carriera e’ quello di fare il possibile per superare il primo turno (e magari non solo quello) per mettere a tacere le voci negativi che continuano ad aleggiare sul suo conto.

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Nba Stars: Tracy McGrady