La biografia di



Peja Stojakovic
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Predrag Stojakovic e' nato il 09/06/1977 a Belgrado in Serbia. Come risaputo in tutto il mondo i paesi della ex-yugoslavia hanno da sempre forgiato ottimi giocatori di basket (Divac, Danilovic, Radmanovic e Kukoc solo per citarne alcuni) perche' qua' nonostante ci siano anche altri sport nazionali (come il calcio), la pallacanestro viene da sempre giocata e seguita con grande attenzione da tutti. Stojakovic fin da piccolo mostro' interesse verso il pallone a spicchi ed il suo talento usci' fuori in breve tempo,

Gli scout della Stella Rossa, squadra storica di Belgrado, si accorsero delle sue potenzialita' e lo misero sotto contratto per farlo crescere con la sezione giovanile fino a quando sarebbe esploso e quindi passato in prima squadra. Questo momento non venne mai perche' nel 1995 lascio' la Serbia per andare in cerca di un passaporto estero; il motivo principale di questa sua scelta fu lo scoppio' delle guerra nel suo paese che significava la fine di ogni campionato nazionale e internazionale. Predrag provo' a trasferirsi in Grecia per cercare una nuova squadra.

Arrivato a Salonicco fece un provino con il Paok dove mostro' le sue ottime qualita' e fu immediatamente reclutato dalla squadra. Gli venne dato un passaporto Greco, prese il nome di Predrag Kinis, ed ottenne la possibilita' di giocare nell'Eurolega. Durante il suo primo anno con il Paok, 95-96, disputo' 31 partite con una media di 16.9 punti, 1.5 assists, 5.1 rimbalzi, il 53.9% dal campo, il 38.8% da tre punti ed il 79.3% dalla linea dei liberi. Dopo questa stagione, all'eta' di 19 anni, provo' a rendersi eleggibile per il Draft 1996 senza il consenso della squadra ed infatti riusci' a partecipare solamente ad un provino generale con gli scout Nba (nel 96 non c'era l'attenzione per i giocatori stranieri da parte degli Scout quindi, nonostante la buona stagione in Grecia, restava uno sconosciuto negli Usa). A questo provino lascio' tutti quanti a bocca aperta ma quando venne l'ora delle chiamate molte squadre non lo presero perche' Stojakovic era vincolato con il Paok fino al 1998 ed il Team Greco, molto probabilmente, non lo avrebbe rilasciato per farlo giocare da subito nella Nba. I Kings non si fecero spaventare e ne fecero la quattordicesima scelta assoluta.

Come previsto il Paok non rilascio' Predrag che rimase altri due anni nel campionato Greco dove ebbe la possibilita' di crescere, migliorarsi e farsi trovare pronto per l'avventura Nba. Nel 96-97 fece registrare 20.2 punti, 4.6 rimbalzi ed 1.1 assists ma la stagione migliore fu la seguente quando venne incoronato M.V.P. del campionato Greco grazie ad una media di 23.9 punti, 4.9 rimbalzi, 2.5 assists, 1.2 palle rubate, il 46.2% dal campo, il 40.6% da tre punti ed l'89.1% dalla linea dei liberi. Come se non bastasse gioco' anche un'ottima Eurolega dove fu miglior marcatore del Paok con 20.6 punti ai quali aggiungeva 3.6 rimbalzi ed 1.5 assists.

Finito il contratto si trasferi' immediatamente negli Stati Uniti dove prese nuovamente il suo cognome principale, Stojakovic, mentre stampa e speaker iniziarono a chiamarlo Peja (come succede a molti giocatori stranieri il cui nome risulta difficile da pronunciare in lingua inglese viene "tradotto" in americano). Sicuramente l'esperienza maturata in Europa e la sua ottima "meccanica" di tiro contribuirono a fargli disputare una buona stagione da rookie: gioco' 48 partite partendo sempre dalla panchina (eccetto una volta) e in 21 minuti di utilizzo tenne le medie di 8.4 punti, 3 rimbalzi e 1.5 assists. L'anno successivo, 99-00, partendo sempre dalla panchina passo' a 23 minuti ma fece registrare punti e rimbalzi in crescita, rispettivamente 11.9 e 3.7.

Peja iniziava a sentirsi sempre piu' a suo agio nella Nba ed il suo gioco era sempre piu' completo cosi' la dirigenza dei Kings decise di scambiare l'ala piccola titolare, Williamson, per ottenere Doug Christie e quindi lasciare lo spot di titolare a Stojakovic. Il suo impatto fu migliore delle piu' rosee previsioni: 20.4 punti, 5.8 rimbalzi, 2.2 assists, 1.24 recuperi, il 47% dal campo, il 40% da tre e l'85.6% dalla lunetta. La stagione successiva, 01-02, miglioro' ancora toccando quota' 21.2 punti di media ma durante l'infuocata serie contro i Lakers, Play-Offs 2002 - Finali della Western Conference, fu costretto a fermarsi per problemi ad una caviglia, torno' per gara 7 dove gioco' male sbagliando anche il canestro della vittoria (senza nessun marcatore davanti sbaglio' un tiro da tre punti che non tocco' nemmeno il ferro).

Nel 2002-03, dopo 4 anni, fece registrare una media punti inferiore a quella della stagione precedente passando dai 21.2 ai 19.2 punti ma nella stagione 03-04 si riscatto' viaggiando a 24.2 punti, 6.3 rimbalzi, 2.1 assists. Le cause dell'aumento di rendimento furono anche legate alla situazione di Chirs Webber: con C-WEB fuori (quasi) tutto l'anno, Peja divenne la prima bocca di fuoco dei Kings che avevano parecchi schemi offensivi disegnati appositamente per lui. Quando torno' Webber, a stagione in corso, il rendimento di Peja registro' una flessione verso il basso e lo stesso avvenne nei playoffs dove Stojakovic concluse con 17.5 punti, 7 rimbalzi e 1.5 assists a partita. Durante l'estate 2004 Peja, in preda al malumore per quanto avvenuto nel corso dell'annata e anche per via della partenza di Vlade Divac (suo grande amico), dichiaro' di voler essere ceduto. Il suo contratto durava ancora 3 anni percio' la dirigenza rispose immeditamente che non aveva nessuna intenzione di scambiarlo, ma, a stagione 2004/05 in corso, lo "accontento'" cedendo il "rivale" Chirs Webber ai 76ers in modo da ridare a Peja il ruolo di prima opzione offensiva nel settore ali. Stojakovic termino' con 20.1 punti, 4.3 rimbalzi e 2.1 assists. Nei Playoffs passo' a 22 punti, 5.2 rimbalzi e 1.4 assists. I Kings, pero', non riusciono ad imporsi sui Sonics, sorpesa della stagione, e quindi rimediarono un'eliminazione al primo turno (4-1).

Sceso sul rettangolo di gioco per 31 partite con la maglia dei Kings, nonostante fosse l'opzione principale della squadra, la dirigenza di Sacramento si accorse che Stojakovic ormai era giunto al capolinea dell'avventura Californiana e che in estate se ne sarebbe sicuramente andato via come free-agent. Se facciamo un passo indietro all'estate del 2005 ci furono molto voci su una possibile trade Artest-Stojakovic che non trovarono mai conferma nella realta'. Il management dei Kings, deciso a non perdere il proprio fuori classe per nulla, approfitto’ delle bizze di Artest ai Pacers per imbastire uno scambio e trasformare in realta’ i “rumors estivi” ottenendo il Difensore dell'anno 2004. Lo scambio risulto’ (almeno nell’immediato) benefico per entrambi i giocatori: Artest si lascio’, non senza polemiche, il suo (turbolento) passato alle spalle, Stojakavic ad Indiana trovo’ nuovi stimoli e nuovi compagni pronti a credere in lui. Tuttavia, appena arrivato ad Indianapolis, Sojakovic dichiaro’ l’intenzione di voler comunque attivare la clausola per diventare free-agent a fine anno per esplorare il mercato. La sua stagione 05/06 si concluse con 18.2 punti, 5.8 rimbalzi e 1.9 assists. Tali cifre nei playoffs scesero a 11 punti, 4.5 rimbalzi e 2 assists perche’ riusci’ a disputare appena 2 partite ed in esse non fu mai al 100% (i problemi alla schiena tornarono a farsi sentire).

Nell’estate 2006, dopo averne discusso per un paio di giorni, trovo’ in breve tempo un accordo con gli Hornets i quali, al contrario dei Pacers, credevano ancora in lui a lungo termine e lo blindarono con un contratto pluriennale. Dopo 13 partite la fiducia del team con sede a New Orleans era ripagato da 17.8 punti, 4.2 rimbalzi e 0.8 assists, ma soprattutto, cosa ancora piu’ importante, la squadra riusciva a lottare alle pari con Dallas e San Antonio (nella stessa conference degli Hornets). Putroppo’, pero’, i dolori alla schiena tornarono a farsi “vivi” e lo staff medico decise, in comune accordo con Peja, di optare per un intervento chirurgico che rimuovesse per sempre i guai fisici. L’intervento riusci’ al 100% ma l’ex-Kings, dopo appena 13 partite, fu costretto a fermarsi per tutto il resto della stagione regolare.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
16.4
4.3
1.2

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
14.1
5.4
0.5

Completamente recuperato dall’infortunio Peja e’ tornato a far vedere quanto mostrato nelle 13 partite del 2006/07: con lui sul perimetro e CP3 pronto ad innescarlo con assists ad hoc, lo slavo e’ stato uno dei principali protagonisti della straordinaria stagione degli Hornets (40.5% da oltre l’arco in stagione). New Orleans infatti, contro ogni previsione, e’ arrivata al secondo posto della Western Conference, ha vinto la propria Division (quindi ha fatto meglio di Spurs, Rockets, Mavs) ed e’ approdata sino alle semi-finali di Conference o secondo turno. In sette partite qui hanno trionfato gli Spurs ma Peja e’ soci possono ritenersi piu’ che soddisfatti per il traguardo raggiunto. A livello personale il 07/08 e’ un “toccasana” per Stojakovic che dopo le ultime stagioni in maglia Kings e quella con i Pacers in molti lo consideravano come destinato  a “sparire” nell’arco di un paio di stagioni.

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Nba Stars: Peja Stojakovic