La biografia di



Michael Redd
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Michael Wesley Redd e' nato il 24/08/1979 a Columbus nell'Ohio. Nella NCAA e' facile trovare dei ragazzi giovani (magari di 18/20 anni) che, a causa del loro continuo spostarsi nel ricercare la scuola in grado di dargli la migliore preparazione atletica, hanno gia' visitato buona parte degli States. Questo non e' il caso di Michael che e' cresciuto sotto le ali protettive dei genitori, James e Haji, ed e' venuto a contatto con la palla a spicchi fin da piccolo, soprattutto per via del padre, ma non ha mai cambiato Stato prima di entrare a far parte della NBA.

Come appena anticipato il padre, James, da giovane fu membro della squadra di basket della West High School, di Columbus, e anche se non esplose mai a livello nazionale, fu un discreto giocatore che ancora oggi viene onorato dalla scuola per le sue imprese passate. Facile intuire che trasmise a suo figlio questa passione ed il piccolo Michael rispose nel migliore dei modi ovvero iniziando a giocare (e ad imparare i fondamentali) sin da bambino. Redd Jr. , venuta l'ora di passare alla High School, non aveva dubbi su dove sarebbe andato: West High School, cosi' avrebbe potuto seguire le orme del padre. Sotto la guida di Dave Scheetz, coach di West, si trasformo' nel trascinatore assoluto della squadra, collezionando cifre a dir poco di primo livello: da junior chiuse con 25.1 punti, 10.5 rimbalzi e 3.5 assists di media, mentre da Senior viaggio' a quota 25.7 punti, 9.4 rimbalzi, 3.4 palle rubate con il 63% dal campo!!!!! Sempre nell'ultimo anno per 14 volte ando' oltre i 25 punti e stabili' il suo Season-High a quota 40 punti!! Ovviamente ricevette tutti i possibili titoli, onori e riconoscimenti dallo stato di Ohio.

Ci fu un medio interessamento a livello Nazionale nei suoi confronti, ovviamente le cifre furono lette e valutate con attenzione dagli scout perche' il livello tecnico della NCAA e' sicuramente maggiore di quello di una Lega di High School, ma Redd non aveva nessuna intenzione di lasciare il suo Stato e la sua famiglia, quindi opto' per accettare la borsa di studio proveniente da Ohio State.

Ad Ohio State, rispetto alla West HS, cambio' compagni di squadra, coach ed avversari ma non cambio' la sua crescita che continuo' anche nella nuova Lega. Redd divenne il terminale offensivo numero uno dei Buckeyes e mise a segno una stagione "da sogno" con 21.9 punti (43.8% dal campo) 6.5 rimbalzi, 3 assists e 2 palle rubate. Fu nominato Big Ten Freshman of the Year (terzo giocatore di sempre dell'Ateneo a ricevere questo onore dopo Jim Jackson e Greg Simpson) e fu il primo giocatore di tutti i tempi, della Big Ten, a chiudere come miglior realizzatore della Conference da Freshman (ovvero al primo anno di Universita'). Per quanto riguarda OSU (Ohio State University) scrisse 5 nuovi record: punti segnati da un Freshman (658), tiri dal campo realizzati (241), tiri liberi (130), tiri da tre punti fatti (46) e palle rubate (61). Venne anche inserito nel terzo quintetto Ideale della All-Big Ten sia dai coach che dalla stampa.

Sfrutto l'estate 1998 per costruirsi qualche nuovo movimento, soprattutto per utilizzare di piu' la mano sinistra, in modo da mandare "in crisi" i propri avversari che, dopo il successo del primo anno, avrebbero iniziato a marcarlo piu' stretto. Redd lavoro' duro e nel 1998-99 continuo' nella sua "egemonia" della Division: questa volta porto la squadra fino alle Final Four dove fu' costretto ad arrendersi solo nelle semifinali contro Connecticut. Chiuse con 19.5 punti (46.6% dal campo), 5.6 rimbalzi, 2.4 assists ed 1.4 recuperi ad incontro; durante le cinque partite finali del torneo NCAA viaggio' a 19.8 punti, 6.4 rimbalzi e 3.2 assists; complessivamente fu sempre titolare (35 incontri disputati) e ando' in doppia cifra per 36 volte su 36 incontri disputati, per 15 volte ando' oltre i 20 punti, per 3 occasioni supero' i 30 e chiuse come miglior realizzatore dei Buckeyes per 20 volte. Fu uno dei soli sei giocatori di tutti gli Stati Uniti a segnare piu' di 700 punti. Venne inserito nel secondo quintetto Ideale della All Big 10 e fu nominato co-MVP di OSU.

Nonostante i giocatori che lasciavano l'Universita' prima del quarto anno, per fare il salto nella NBA, fossero in continuo aumento, Redd non aveva (ancora) nessuna intenzione di abbandonare OSU e quindi si preparo' per la sua stagione da Junior. Le sue cifre registrarono una lieve flessione verso il basso ma complessivamente erano di primo livello: 17.3 punti (43.6% dal campo), 6.5 rimbalzi, 2.1 assists e 1.2 palle rubate in 30 partite disputate (ovviamente per 30 volte fu titolare). Ancora una volta guido' la squadra come realizzatore (per 29 volte ando' in doppi cifra) e fu anche giocatore della settimana quando, contro Michigan State e Indiana, viaggio' ad una media di 23 punti e 7.5 rimbalzi. Fu inserito nel primo quintetto All Big 10 e ottenne una menzione d'onore da parte di All-America. A livello di Ateneo chiuse come quinto di tutti i tempi per tiri dal campo (699), punti realizzati (1.879) e settimo di tutti i tempi per le palle rubate (149). Finita la stagione 1999-2000 decise di rendersi eleggibile per il draft.

Dopo tre stagioni di alto livello come le sue, Redd, era quasi certo di essere chiamato al primo giro e non avrebbe mai pensato di scivolare quasi oltre la meta' del secondo giro, per essere scelto al numero 43 dai Milwaukee Bucks. I giocatori presi entro le prime 29 scelte hanno un contratto garantito di quattro anni mentre tutti gli altri (secondo giro in poi) posso essere tagliati ancora prima di giocare una partita. Per Redd fu un colpo davvero duro ed il motivo di questa sua "caduta libera" nel draft fu lo scetticismo nei suoi confronti: non aveva un super fisico (anzi era un po' sovra peso) e non si capiva bene quale posizione potesse ricoprire. Fortunatamente Michael, oggi come oggi sarebbe fra le prime 10 chiamate, non perse coraggio e trascorse tutta l'estate per migliorare i suoi movimenti, diminuire il suo peso e diventare un buon tiratore da tre punti (coach Karl gli disse che se non imparava a tirare da tre sarebbe stato tagliato). Ottenne un contratto garantito di 2 anni ma durante la sua stagione da rookie, 00-01, fu praticamente nullo: 2.2 punti di media in 6 partite giocate per un totale di 35 minuti.

La dirigenza continuava a tenerlo sotto stretta osservazione e vedendo che lavorava seriamente, senza lamentarsi e cercando sempre di migliorare, gli crearono maggior spazio in panchina (cedendo alcuni giocatori) e Redd rispose nel migliore dei modi: 67 partite disputate (sfortunatamente negli ultimi mesi fu costretto a fermarsi per un infortunio) con 11.4 punti, 3.3 rimbalzi ed 1.4 assists in 21.1 minuti di utilizzo. In Estate divento' free-agent con restrizione quindi firmo' un accordo con i Mavs ma i Bucks pareggiando l'offerta trattenendolo nelle loro fila. Nello stesso periodo inizio' la distruzione del Big Three, in grado di arrivare ad un passo dalla Finale Nba 2001, che prese il via con lo scambio di Glenn Robinson e prosegui durante la stagione 2002-03 con la cessione di Ray Allen. Quest'ultimo era la guardia titolare ed il suo posto fu preso da Sam Cassell (Gary Payton passo' a fare il playmaker) ma i minuti di Redd erano in continuo aumento: 28.2 durante i quali produceva 15.1 punti (con il 49.2% dal campo e il 43.8% da tre), 1.2 palle rubate, 1.4 assists e 4.5 rimbalzi.

Milwaukee arrivo' ai playoffs, ma fu eliminata al primo turno dai Nets di Kidd, Martin e Co., quindi partirono prima Cassell (con destinazione Minnesota) e poi Payton (andato a Los Angeles insieme a Malone) spalancando la porta a Redd per il posto di guardia titolare della squadra. Michael rispose nel migliore dei modi ovvero viaggiando a una media di 21.7 punti, 5 rimbalzi e 2.3 assists a partita. Queste cifre gli garantirono di essere considerato fra le prime 10 guardie di tutta la lega tanto e' vero che. nel Febrraio 2004, fu chiamato a partecipare al All Star Game di Los Angeles. Sicuramente questo e' un ottimo risultato per lui e per il suo duro lavoro svolto in due anni che lo hanno fatto passare da possibile taglio a giocatore bandiera della franchigia.

Nonostante nella stagione successiva, 04/05, abbia dovuto giocare con le difese "disegnate" su di lui, e senza Tj Ford (fuori tutto l'anno per l'operazione alla schiena), Redd mise a segno un'ottima annata che confermo' quanto fatto vedere 12 mesi prima. Complessivamente termino' con una media di 23 punti, 4.2 rimbalzi e 2.3 assists. In estate divenne free-agent ma lui, fedele alla parola data durante il corso dell'annata, considero' prima di tutto l'ipotesi Bucks e poi le altre (fra cui quella proveniente da Cleveland, ovvero la Capitale del suo stato natale dove avrebbe avuto la possibilita' di giocare al fianco di King James). Alla fine opto' per restare l'uomo franchigia di Milwaukee.

La dirigenza dei Bucks, dopo aver firmato Redd con un contratto da cinque anni aggredi’ il mercato ingaggiando free-agent di tutto rispetto (Bobby Simmons) e attuando scambi "importanti" (Mason per Magloire). Con l'aggiunta di Bogut (prima scelta al draft 2005) e il rientro di Ford, Milwaukee disputo’ una stagione 2005/06 di discreto livello riuscendo a qualificarsi come ottava per i playoffs. Qua, come gia' accaduto nei post-season 2004, fu eliminata al primo turno dai Pistons ma, dopo l'esclusione dalle migliori 16 del 2004/05, questo fu comunque un ottimo risultato per la franchigia del Wisconsin. Redd, confermatosi il leader dei Bucks, guido’ la squadra per tutta la stagione chiudendo come il nono miglior realizzatore di tutta la lega e l'ottavo miglior tiratori di liberi (dalla lunetta ha terminato con l'87.7%). Le sue cifre parlavano di 25.4 punti, 4.3 rimbalzi e 2.9 assists. Nei playoffs, come tutti i veri campioni, elevo’ il proprio rendimento, nonostante la squadra avversaria fosse la piu' difensiva di tutta la lega, concludendo con 27.2 punti, 4.2 rimbalzi e 2.3 assists.

Il 2006/07 sara’ ricordato come una stagione maledetta per i Bucks perche’ tutti i giocatori chiave del team, Redd compreso, furono costretti a fermarsi causa infortunio. A mettere “ko” Michael fu un infortunio al ginocchio che lo costrinse a 2 mesi di stop e quando ritorno’ gli fu necessario ancora un mese per recuperare al 100%. Dunque Milwaukee, senza il proprio “faro guida” e con altri elementi principali del quintetto in injured list (Villanueva e Simmons, per citarne due), precipito’ a tal punto nei bassi fondi della Eastern Conference che quando Redd rientro’ la situazione era ormai abbondantemente compromessa. A fine anno concluse con 26.7 punti, 3.7 rimbalzi e 2.3 assists a partita

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
22.7
4.3
3.4

Ad eccezione dell’anno scorso, quando si infortuno’ scendendo in campo in appena 53 partite, Redd registra il primo calo di rendimento in carriera dopo 6 anni di cifre in aumento.  Il rendimento piu’ basso del solito, pero’, non deve allarmare troppo perche’ i Bucks sono stati soggetti ad una delle stagioni piu’ “confuse” di sempre. Infatti sotto la guida di coach Krystokoviak, non per nulla licenziato a fine stagione con il Gm Harris, giocatori chiave come Bobby Simmons e Charlie Villanueva hanno ricevuto uno scarso minutaggio e la confusione nello spogliatoio e’ stata l’unica costante con le sconfitte. La nuova dirigenza (Skiles come coach e Hammond come Gm) vuole riportare i Bucks ai playoffs e Michael Redd sara’ il giocatore da cui entrambi ripartiranno per la rifondazione del team.

Per scoprire la galleria fotografica di Redd cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Michael Redd