La biografia di



Rashard Lewis
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Rashard aveva 13 anni quando sua madre, Juanita, e il suo patrigno, Leroy, (il vero padre era scappato via per chissa' dove qualche anno prima) i suoi 2 fratelli e anche sua sua sorella gemella, Kristen, si trasferirono da Beaumount a un piccolo sobborgo occidentale di Houston chiamato Alief. Rashard e Kristen in attesa che iniziasse l'High School lavoravano per il supermecato del posto guadagnando 5 dollari l'ora ed erano la tipica nuova famiglia del paese.

Furono una nuova e sconosciuta famiglia ancora per poco. Infatti l'estate seguente il fisico di Lewis esplose di colpo: da 1.80 a 2.00 con tanto di muscoli. Ovviamente questo cambiamento non sfuggi' ai coach dell'High School che lo misero in quintetto per vedere come se la cavava. Il primo anno ripago' la fiducia con 5 punti e 5 rimbalzi. Il secondo anno invece toccava gia' la doppia doppia: 13.6 punti e 10.7 rimbalzi. Ma il terzo anno, quello da Junior, ormai Rashard aveva capito come funzionava il gioco, si era adattato e c'erano serate in cui segnava 33 punti, prendeva 25 rimbalzi, dava 10 assist e 9 stoppate. Il tutto si tradusse con una media di 20 punti, 13 rimbalzi, 4 stoppate e 4 palle rubate in un anno.

Inizialmente gli scout dei college ci andavano con i piedi di piombo peche' c'erano le solite premessei: era forte ma di certo il campionato delle High School del Texas non e' di cosi alto livello. Ma Rashard zitti' e smenti' tutte le questioni su di lui partecipando al ABCD camp estivo di New Jersey e tornando a casa con il titolo di M.V.P. in tasca. Da allora ci fu un interesse nazionale su di lui.

Fu invitato, anche per essere nuovamente testato, a partecipare al Mc Donald All Star Game di Norfolk dove chiuse con 17 punti e con la media di 75% di tiri dal campo. Ma gli Scout che avevano ancora dei dubbi su di lui erano interessati ancor di piu' alla tappa seguente. Quella a Detorit dove sono chiamati a partecipare tutti i migliori liceali in un torneo organizzato da Magic Johnson.

La sera prima della partita Lewis fu invitato a seguire Lakers @ Detorit e aveva anche il pass per accedere agli spogliatoi dove ando' a incontrare il giocatore che lui stima piu' di ogni altro. Ovvero Grant Hill, fra i dui ci furono poche parole pero' fu un incontro esaltante per Rashard. Il pomeriggio dopo era ancora piu' motivato a fare bene per sembrare al suo idolo Hill. E cosi' chiuse la partita con 27 punti, 9 rimbalzi e intasco' il titolo di M.V.P.

Dopo aver visitato parecchi College e parlato con i rispettivi allenatori nel momento di decidere chiese consiglio a sua Madre. Infatti erano sempre piu' le voci a considerarlo come il maggior prospetto mai uscito dal Texas dopo Shaquille O'neal. In molti lo davano pronto per fare il grande salto nell'Nba dove avrebbe avuto la possibilita', che sognava da tempo, di confrontarsi con i migliori dei migliori. Poi c'erano esempi di giovani come Kevin Garnett e Kobe Bryant passati dirattamente da High School al Nba. A tutto cio' si aggiungeva l'ottima fama acquisita in Texas e le 3 chiamate (la n.15/16/18) che aveva Houston, la squadra tifata da Lewis fin da piccolo, al Draft 1998...

Cosi' segui il consiglio di sua Madre di comportarsi da uomo e prendersi le sue responsabilita' e decisioni. Rashard ingaggio' un agente, fece una conferenza stampa e si rese eleggibile per il Draft 1998. Arrivata la serata tanto attesa non viene chiamato ne' alla prime 14 chiamate. Ne' alle 3 dei Rockets e nemmeno nel primo giro. Questo fu un colpo davvero duro per lui tanto e' vero che quando fu scelto al numero 32 del secondo giro dai Sonics e fu ripreso dalla telecamera nazionale le lacrime ebbero il sopravvento. Il suo bel sogno si era infranto. Ma intanto era entrato nella Nba...

Per via della serrata non venne fatto nessun Training Camp. Solo qualche partita a Houston con Olajuwon e Horry per tenersi in forma ma del gioco di Seattle e dei suoi compagni non ne sapeva niente. E ando' ancora peggio quando fini' il Lock-Out. Oltre a trovarsi lontano da casa, senza amici, gli capitavano delle serate davvero da incubo. Quella che lui considera come la piu' negativa fu il 20/02/99 contro Utah. Dove Lewis era titolare per la seconda di volta e il suo diretto avversario era Hornacek che gli diede una vera e propria lezione di come ci si muoveva nell'Nba. Non gli concesse di segnare nemmeno un punto e fece uso di spinte, colpi sporchi e trattenuto fatte quando gli arbitri non guardavano. McMillan e Casey, gli allora assistenti Coach, passarono tutta la serata a impedire che il trauma subito rovinasse il ragazzo.

Il suo primo anno si chiuse con sole 20 partite giocate, 7.3 minuti di utilizzo, e 2.4 punti. Nel suo secondo anno inizio' a maturare come persona dentro e fuori dal campo concludendo con 8.2 ppg e 4.1 rpg ma la cosa importante, e che lo consacro' come giocatore davvero migliorato, fu la "vendetta" nei confronti di Hornacek infatti nei Play-offs del 2000, nonostante i Sonics persero contro Utah, Rashard segno' 19, 15, 20 e ancora 19 punti nelle quattro gare contro i Jazz...

Sempre nel 2000 arrivo' il primo rinnovo del contratto da parte di Lewis con i Sonics: anche se aveva ricevuto offerte piu alte da Bulls, Rockets, Magic e Clippers decise di firmare con Seattle per un motivo di lealta' e ripago' la fiducia con 14.5 ppg e 6.9 rpg.

Sia nel 2001/02 che nel 2002/03 fece registrare un incremento nei punti segnati a partita, 16.8 e 18.1, mentre all'inizio della stagione 03/04 mise a segno il suo High Score di punti: 50 contro i Clippers. Complessivamente termino' il 2003/04 con 17.9 punti, 6.5 rimbalzi e 2.2 assists a partita.

A livello di traguardi raggiunti con la squadra il 2004/05 fu sicuramente, almeno sino a questo momento, la sua miglior stagione: Lewis e Ray Allen, con il supporto di Radmanovic e la regia di Luke Ridnour, guidarono i Sonics attraverso un'annata sorprendente concludendo in cima alla NorthWest Division. A confermare la sua "maturazione" ci fu la prima chiamata al All Star Game (come riserva) di Denver. In Stagione regolare concluse con 20.5 punti, 5.5 rimbalzi e 1.3 assists. Nei Playoffs, i Sups arrivarono alle semi-finali della Western Conference (sconfitta 4-2 per mano di San Antonio) il suo rendimento scese leggermente ma bisogna tenere conto che Lewis gioco' nonostante diversi problemi fisici lo limitassero. La stagione successiva, nonostante abbia replicato le cifre del 04/05, punti (20.2) e rimbalzi (5.1) sono leggermente scesi ma gli assists sono aumentati (2.3), le sue prestazioni, come tutte quelle dei Sonics, passarono in secondo piano per via della brutta annata generale della franchigia. Cause principali di tutto cio' furono: la partenza di coach McMillan dalla panchina della Citta' della Pioggia, i continui lamenti dei giocatori in scadenza di contratto ed infine il mancato accordo con il comune per la costruzione di una nuova Arena. Lewis, cercando di farsi distrarre il meno possibile, risulto’ comunque uno degli elementi piu' costanti per i Sonics ma purtroppo non cio’ non fu sufficiente per raggiungere la post-season.

Nel successivo campionato Lewis concluse con 22.4 punti, 6.6 rimbalzi e 2.4 asssits. I 22.4 punti di media, almeno per quanto riguarda il periodo dall’esordio nella NBA sino al 06/07, risultavano il suo massimo in carriera ma quello fu l’unico aspetto positivo dell’annata.. A causa di un infortunio alla mano destra, quella utilizzata per tirare, fu costretto a fermarsi per 22 partite e Seattle, complice anche l’infortunio accaduto al collega Ray Allen, fini’ con un record disastroso seguito dall’esclusione dai playoffs. Rashard disponeva di una clausola che gli permetteva di diventare free-agent entro il 30 Giugno e quindi, come del resto aveva reso noto con diversi mesi di anticipo, si
“lancio’ “nel mercato. Seattle non mostro’ interesse nel firmalo, e comunque nemmeno lui era interessato a restare, ma piuttosto trovo’ un accordo quasi immediatamente con gli Orlando Magic.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
18.2
5.4
2.4

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
19.5
7.2
3.4

I detrattori di Lewis e dei Magic classificarono il suo arrivo ad Orlando come un potenziale disastro perche’ avrebbe finito con il “pestare i piedi” a Hedo Turkoglu. Coach Van Gundy, subentrato a Hill, non si e’ fatto distrarre da queste voci e facendo partire Turkoglu nel ruolo di guardia e Rashard Lewis in quello di ala piccola (a volte, quando Howard gioca centro, anche ala grande tattica) l’ex-Sonics si e’ subito ambientato nel sistema di gioco dei Bianco-Blu. Il suo compito e’ quello di connettere da oltre l’arco quando Howard viene raddoppiato, ma non solo: Lewis al 40% da oltre l’arco aggiunge un 45.5% dal campo dove dalla media distanza sta sviluppando un buon tiro. I Magic trascinati dal trio Howard-Turkoglu-Lewis sono riusciti a vincere la South-East Division e ad eliminare i Raptors. La loro corsa si e’ poi arrestata contro i Pistons, ma come “prima volta” per un  nuovo nucleo le semi finali di conference sono un buon traguardo e un ottimo punto di partenza.

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Nba Stars: Rashard Lewis