La biografia di



Dikembe Mutombo
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Dikembe Mutombo e' nato il 25/06/1966 a Klnshasa ed e' il quarto di sette fratelli. Il suo nome completo e' Dikembe Mutombo Mpolondo Mukamba Jean Jacque Wamutombo (il terzo nome in africa definisce il carattere quindi Mpolondo = Guerriero). La sua infanzia non fu' delle piu' facili perche' il Congo e' da sempre stata una nazione dove ribellioni civili e poverta' dominano lo scenario. Nonostante il padre di Dikembe si fosse laurato in Francia, aveva un lavoro statale e sua madre cercava di arrotondare lo stipendio lavorando al mercato.

Come succede sempre nei paesi dove, purtroppo, la poverta' miete vittime ogni giorno, anche nello Zaire sono tutti attrattati dai connazionali, che andati all'estero, sono riusciti a farsi una posizione diventando famosi e garantendosi un ottimo tenore di vita per se' e per i propri familiari... Cosi' Dikembe ed i suoi amici quando vennero a sapere che un uomo proveniente dall'Africa non era solo riuscito a sfondare nella Nba, ma era diventato il "go tu guy" di una squadra che stava lottando per il titolo, iniziarono a volere sapere tutto su questo personaggio. Stiamo parlando di Hakeem Olajuwon.

Si sparse la voce che nel consolato americano di Klnshasa era possibile vedere Olajuwon in azione via satellite, quindi Mutombo ed un suo amico decisero di entrare di nascosto dalle guardie per poter ammirare quel uomo dei sogni (the Dream) di cui tutti parlavano... La prima volta rimasero stupefatti e quasi pietrificati davanti al video... Con il passare del tempo strinsero amicizia con le guardie americane e cosi' potevano andare a vedere giocare i Rockets senza dover scalcare i muri dell'ambasciata.

I racconti sull'America, ma soprattutto la visione di un Africano che era riuscito a costruirsi una posizione di spicco, fecero maturare in Dikembe la volonta' di riuscire ad essere ammesso in un'Universita' degli States dove avrebbe potuto studiare da Medico e una volta laureato sarebbe tornato nel suo paese per aiutare amici e connazionali in genere... Suo padre, il quale a sua volta aveva gia' studiato all'estero, decise di appoggiare il progetto del figlio e inizio' a risparmiare per farlo diventare realta'. Ottenuta una borsa di studio da parte di Georgetown, Dikembe prese l'aereo per Washington.

Arrivato con la ferma volonta' di ricevere la migliore istruzione possibile inizio' a frequentare l'Universita'; un giorno quasi per caso, durante una prova di teatro, fu scoperto da Coach John Thompson che passando di li' rimase stupito dalla sua altezza e dal suo fisico. Gli propose di entrare a fare parte della squadra e Dikembe fu subito entusiasta di potersi cimentare proprio nello sport di Hakeem. Trascorse il primo anno ad apprendere fondamentali e movimenti del basket....

Nel 88-89 inzio' a scendere in campo nel campionato e lo fece per 33 volte, 11.3 minuti a serata, chiuse con 3.9 punti e 3.3 rimbalzi... Thompson sapeva che Mutombo era un progetto a lungo termine e rimase fiducioso cosi' l'anno seguente in 25.7 minuti a serata il ragazzo del Congo chiuse in doppia doppia di media: 10.7 punti e 10.5 rimbalzi. Fece ancora meglio da Senior quando i suoi minuti salirono a quota 34 e le cifre a 15.2 rimbalzi, 12.2 rimbalzi e nei 3 anni colleziono' 3.7 stoppate di media.

Al Draft 1991 il suo nome era fra i piu' prestigiosi quindi nessuno si stupi' se venne preso dai Nuggets con il numero 4. Produsse un'annata da rookie davvero memorabile: 16.6 punti (max in carriera), 12.9 rimbalzi e 2.96 stoppate a partita. Negli altri 4 anni con i Denver si sviluppo' l'idea comune che Mutombo era un grande difensore perche' se la sua media punti scese costantemente, i rimbalzi rimasero sempre sui 12/13 a partita mentre le stoppate toccarono anche quota di 4.10 (93-94) e 4.49 (95-96). Proprio in questo periodo nacque il gesto del dito indice scosso dopo ogni stoppata e la mitica frase "not in my house"...

Diventato free-agent, 96-97, valuto' il mercato e quindi decise di spostarsi ad Atlanta dove non solo avrebbe trovato una squadra organizzata meglio ma anche un clima molto piu' caldo rispetto al Colorado. La sua media punti per due anni torno a quota' 13.5 con 11.5 rimbalzi. Nonostante continuasse ad essere un grande stoppatore gli venne proibito di sventolare il ditone dopo le palle mandate in tribuna perche' alcuni giocatori si lamentarono ritenendolo una mancanza di rispetto. Mutombo da parte sua non mancherebbe di rispetto a nessuno ed il suo gesto era solo per fare spettacolo... Nei primi tempi ci pensava il pubblico a scuotere il dito per lui.

Sicuramente ai tempi di Leattner, Mutombo, Blaylock e Augmon gli Hawks vissero uno dei momenti migliori pero' con il passare del tempo il nucleo inizio' a sgretolarsi e dal 98-99 Altanta non partecipo' piu ad una edizione dei playoffs. La media rimbalzi di Mutombo si alzo' di molto (14.1) ma il motivo principale era la mancanza di compagni in grado di dargli man forte in questo reparto... Il malcontento era evidente, anche perche' la squadra era decisa a ricostruire con elementi giovani e Dikembe non faceva parte di questo progetto. Allo stesso tempo i 76ers lanciati nella loro migliore stagione decisero di scambiare Theo Ratliff, Toni Kukoc, Nazr Mohammed e Juan "Pepe" Sanchez per ottenere un centro di esperienza come Mutombo che sarebbe stato in grado di battagliare con i "mostri" dell'ovest in caso di finale... Philadelphia arrivo' in finale e, nonostante la sconfitta per 4-1, Mutombo cerco' sempre di giocare al massimo della forma perche' sapeva che ragazzini, giovani e adulti del suo paese lo stavano guardando come lui aveva fatto ai tempi di Hakeem Olajuwon.

Resto' nella citta' dell'amore fraterno ancora per un anno dove fu titolare 80 volte su 80 partite giocate e chiuse con 11.5 punti, 2.38 stoppate e 10.8 rimbalzi a partita... I 76ers vennero eliminati al primo turno e ad arrivare alla finale furono i Nets. New Jersey rimedio' un secco 4-0 sopratutto perche' non c'era nessuno in grado di contrastare lo strapotere di Shaquille O'Neal. Ancora una volta una formazione di primo piano, con l'obbiettivo di vincere il titolo, imbastiva una trade per ottenere Mutombo, questa volta furono scambiati Keith Van Horn e Todd MacCulloch per Dikembe.

L'avventura del nostro Mpolondo ai Nets non fu molto felice: non si era ancora integrato con la squadra che un brutto infortunio gli fece saltare tutta la stagione (56 partite). Torno' nei play-offs ma pote' scendere in campo solamente nella finale contro gli Spurs per cercare di contrastare le Torri (Robinson - Duncan). In estate ha giocato un ruolo fondamentale per fare arrivare Mourning nel New Jersey ( i due sono stati compagni al College) ma e' stato tagliato per problemi di Salary Cap (il suo stipendio avrebbe fatto pagare la luxury tax ai Nets).

Nonostante il declino ricevette parecchie offerte, lui valuto' quella di Atlanta (dove ha la casa e la famiglia), Philadelphia (dove si era gia' trovato bene) e New York (e' sempre stato attratto da questa squadra). Alla fine decise di firmare per gli Knicks... Concluse con 5.6 punti, 6.7 rimbalzi e 1.89 stoppate a partita... Durante l'estate New York decise di sacrifcarlo scambiandolo con i Chicago Bulls (nella trade per arrivare a Jamal Crawford) ma Dikembe fece subito sapere che non aveva nessuna intenzione di giocare per la Wind City. Cosi', dopo alcuni mesi di stallo, i Tori lo inserirono in un'altra trade che lo porto in Texas al fianco di Yao Ming e Tracy McGrady.

Nella sua prima stagione in Texas, 04/05, fu una costante della squadra: scese in campo per 80 volte, in due occasioni titolari, con una media di 15 minuti ad incontro. A 4 punti e 5.3 rimbalzi aggiungeva il suo marchio di fabbrica ovvero 1.3 stoppate a partita. L’anno seguente fece registrare un calo nei punti anche se per 23 volte, in quanto Yao Ming risultava assente, prese i gradi da titolare. Lo stesso accadde nel 2006/07 quando a 40 anni compiuti fece registrare 33 partenze in quintetto, su 75 partite, e soprattutto la straordinaria media di 6.5 rimbalzi e 1 stoppata a partita (in 17 minuti d’impiego). In estate sembrava ad un passo dal ritirarsi quando dirigenza, compagni di squadra e tifosi dei Rockets lo convinsero a firmare ancora per un campionato.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Stoppate
3
5.1
1.2

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
3.8
6.5
1.2

Mutombo si apprestava a vivere un’ultima stagione da spettatore non pagante quando, verso la fine di Febbraio, Yao Ming torno’ a farsi male e coach Adelman, subentrato a Van Gundy, richiamo’ Mutombo. Dikembe, 41 anni, rispose nel migliore dei modi ed infatti la striscia di vittorie che stava cavalcando Houston arrivo’ sino a quota 22 trionfi (secondo record di tutti i tempi per partita vinte consecutivamente). Nei playoffs, contro i Jazz, e’ partito tutte le volte titolare giocando una media di 20.9 minuti ad incontro (5 in piu’ rispetto alla stagione regolare).

Per chiudere, prima delle foto, diamo un occhiata ai Record individuali di questo straodinario stoppatore:

Per scoprire la galleria fotografica di Dikembe cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Dikembe Mutombo