La biografia di



Jamaal Magloire
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Jamaal Dane Magloire e' nato il 21/05/1978 in Canada. In Canada lo sport nazionale e' l'Hockey sul ghiaccio e attira buona parte dei ragazzini che si affacciano per la prima volta al mondo dello sport... Abbiamo detto "buona parte" perche' non tutti sono interessati al Hockey e fra questi c'era anche il giovane Jamaal che rimaneva incantato davanti alle partite Nba. Frequento' la Eastern School of Commerce di Toronto dove si iscrisse immediatamente alla squadra di basket per mettere in pratica le azioni viste in tv...

Il coach dell'High School era Simeon Mars che fu il primo ad accorgersi del suo talento fisico e tecnico. Quindi decise di incoraggiarlo invitandolo a fare molto esercizio fisico, imparare i fondamentali e ad avere fiducia in se stesso. Le squadre canadesi non sono molto considerate dagli Scout dei College ma Jamaal ebbe la possibilita' di mettersi in mostra durante alcune partite della Amateur Atletic Union, ovvero una serie di tornei estivi, a cui prendono parte molti giocatori di High School interessati a farsi vedere dagli scout e allenatori delle varie Universita'.

Il primo coach, alla ricerca di talenti, ad accorgersi di lui fu Rick Pitino, il quale rimase colpito sia dall'agilita' dei movimenti, di quel ragazzo alto 2.06, che dalla sua tenacia nel difendere e prendere i rimbalzi. Ovviamente il nome di Magloire inizio' a girare fra le Universita' piu prestigiose del paese ma Jamaal decise di "premiare" chi per primo si fosse interessato a lui e quindi opto' per accettare la borsa di studi di Kentucky.

Anche se nel suo primo anno con i Wildcats partiva dalla panchina e iniziava ad adattarsi alla nuova Lega, molto piu' competitiva e difficile rispetto al campionato canadese, riusci' a chiudere con: 4.9 punti, 4.4 rimbalzi ma soprattutto fini' in testa alla classifica dei miglior difensori con 79 stoppate e venne inserito nel SEC All-Freshman Team. Nell'anno da Sophomore, 97-98, Kentucky vinse il trofeo NCAA con Magloire che partiva dalla panchina come centro di riserva; chiuse con: 5.2 punti, 4.2 rimbalzi ma cosa lascio' tutti quanti stupiti fu la sua percentuale nelle 12 partite del torneo NCAA disputate: 71.4% dal campo e l'80.0% dalla linea dei liberi.

Da Junior i suoi minuti salirono a quota 19.6 e passo' a segnare 7 punti, prendere 4.4 rimbalzi e dare via 2 stoppate ad incontro. A fine anno Pitino ando' via e Jamaal decise di provare ad inserire il suo nome fra quelli del Draft 1999. Dopo aver "sondato" un po' il terreno ed aver parlato con il nuovo coach della squadra, Tubby Smith, decise che l'NBA poteva aspettare e resto' per l'ultimo anno al College. La scelta si rivelo' giusto perche' gioco' un'annata davvero memorabile partendo titolare 33 volte su 33 incontri chiuse con: 13.2 punti, 9.1 rimbalzi (miglior rimbalzista) e 54 stoppate (miglior stoppate). Fu anche il miglior realizzatore di doppie doppie (15) e venne votato sia dalla Stampa che dai Coches nel Primo quintetto All-SEC.

Molti scout Nba erano scettici su di lui pensando che nell'annata da Senior avesse mostrato tutto il suo potenziale offensivo e difensivo e quindi non avesse piu' margini di miglioramento. Fortunatamente non tutti la pensavano cosi': fra questi c'era l'assistente coach degli Hornets, Jerry Eeaves, amico di Tubby Smith che si era recato piu' volte a vedere giocare ed allenarsi Magloire. Jerry parlo' di questo centro alla dirigenza degli Hornets e riusci' a convincere Silas a farne la 19° chiamata assoluta al draft del 2000.

Il suo anno da rookie lo trascorse piu' in palestra che in campo per apprendere i movimenti da post basso. Miglioro' anche il suo fisico ma non perse la sua caratteristica principale: la velocita' nel muoversi sul rettangolo di gioco(in attacco quanto in difesa). Chiuse il 2000-01 con: 4.6 punti, 4 rimbalzi e 1.05 stoppate in 74 partite disputate (14.8 minuti a serata). L'anno successivo, 01-02, il suo minutaggio sali' solamente di 4 (18.9) ma raddoppio' i punti (8.5 pt con 5.6 rimbalzi e di nuovo 1.05 stoppate a serata). Magloire stava dimostrando che i margini di miglioramenti li aveva... E le 18 squadre che lo ignorarono al Draft iniziarono a "mangiarsi le mani" per aver perso un pezzo raro com'e' un centro ai giorni nostri nell'Nba...

Nel 2002-03 il centro titolare degli Hornets, Elden Campbell, inizio' con un infortunio e Jamaal fu da subito proiettato in campo e nei primi 3 mesi di campionato viaggio' ad una media di: 9.8 punti, 8.1 rimbalzi, 1.2 stoppate con il 48% dal campo il tutto in 30 minuti di utilizzo. Fu abbastanza per convincere la dirigenza a scambiare Campbell e a fare di lui il centro titolare. A fine anno concluse con 82 partite da titolare: 10.3 punti, 8.8 rimbalzi, 1.1 assists e 1.35 stoppate a serata.

L'anno seguente, 03/04, fu una delle poche presenza fisse nel quintetto degli Hornets (Davis e Mahsburn, allora sui compagni di squadra, furono colpiti da ripetuti infortuni) e disputo’ anche il primo All Star Game della sua vita (dove fra l’altro fece registrare un ottima partita). Se New Orleans si qualifico’ alla post-season fu in larga parte anche merito suo. Complessivamente concluse con 13.6 punti, 10.3 rimbalzi, 1 assists e 1.23 palle stoppate ad incontro.

Nel 2004/05, per la prima volta nella in carriera, Magloire fece registrare dei numeri in “discesa”: 11.7 punti, 8.9 rimbalzi e 1.3 assists a partita. Motivo del calo di rendimento fu il lungo infortunio che gli permise di giocare solamente 23 partite (e nemmeno tutte al 100% della sua forma fisica). Senza contare che nel corso della stagione gli Hornets furono al centro di una rivoluzione generale (elementi di spicco quali Mashburn, Davis e Wesley vennero ceduti) ed il nome di Magloire fu piu' volte inserito in ipotetiche trade. Magloire, uscito indenne dalla rivoluzionare stagione 2005 degli Hornets, sembrava essere destinato ad essere uno dei pilastri della franchigia di New Orleans ma, pochi giorni prima dell'inizio del campionato, i Bucks decisero di acquistarlo in cambio della loro ala Dasmond Mason. Milwaukee decise di premere il "pulsante" della trade perche', oltre a risultare carente nel settore lunghi, aveva bisogno di qualcuno che facesse da "chioccia" (ovvero insegnasse il mestiere) a Bogut (prima scelta al Draft 2005). Magloire conclusa quasi con una doppia doppia di media (9.2 punti, 9.5 rimbalzi) dimostrando di aver completamente superato l'infortunio ( 82 volte in campo e sempre partito titolare). Nei Playoffs i Bucks, qualificatisi come ottavi, incontrarono i Pistons che non ebbero troppi problemi a sbarazzarsi di Milwaukee con un netto 4-1. Il giocatore di origini Canadese risulto’ comunque sempre titolare e termino’ con 9 punti, 8 rimbalzi ed 1 assists di media.

Il 31/07 i Bucks, dopo aver acquistato Villanueva dai Raptors e decisi a lanciare Bogut come titolare, optarono per cedere Magloire ai Blazers in cambio di Skinner, Ha Seung-Jin e Steve Blake. Coach McMillan, allenatore dei Blazers, utilizzo' Magloire in 81 partite (23 volte partito come titolare) ma il suo impiego, in linea di principio con l’idea di permettere ai giovani di fare esperienza, scese a 21 minuti di utilizzo (solo nelle prime due stagioni della sua carriera, almeno sino al 2006/07, aveva ricevuto un minutaggio inferiore). Le sue cifre ovviamente ne risentirono ed infatti concluse con appena 6.5 punti, 6.1 rimbalzi e 0.4 assists a partita

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
1.8
2.9
0.3

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
-
-
-

Nell’estate 2007 diverse squadre, pensando al suo passato trascorso agli Hornets (nel 2004 fu un All-Star), lo contattarono per trovare un accordo con lui e alla fine a vincere la “battaglia” furono i Nets . New Jersey sperava di vederlo “rinascere” grazie agli assists di Kidd ed invece, dopo appena 3 settimane di campionato, il suo rendimento porto’ coch Frank, prima, a toglierlo dal quintetto base e, poi, a farlo scivolare in fondo alla rotazione. Quando Jason Kidd e’ stato ceduto ai Mavs la dirigenza, qualche giorno dopo, raggiunse un accordo con Magloire tagliando e quindi facendolo divenire free-agent. I Mavs per arrivare Kidd avevano perso Diop quindi cercarono di colmarne l’assenza nel reparto “lunghi” firmando proprio Magloire. Anche ai Mavs deluse ogni aspettativa ed infatti dopo 7 partite, come nei playoffs, non venne piu’ utilizzato.

Per Magloire si e’ conclusa la stagione piu’ “buia” della sua carriera almeno sino a questo momento. In estate sara’ di nuovo free-agent quindi, considerato che ha 30 anni,  non si esclude di vederlo in azione in un’altra squadra  per il prossimo

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Nba Stars: Jamaal Magloire