La biografia di

boykins

Earl Boykins
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Earl Antoine Boykins e' nato il 02/06/1976 a Cleveland... Fin da piccolo venne a contatto con il mondo del basket per mezzo del padre grande appassionato e giocatore dei playground locali. Il giovane Boykins si dimostro' interessato alla pallacanestro e' nonostante la sua eta' inizio' a giocare contro degli adulti, il papa' e gli amici del papa', che erano il doppio di lui in lunghezza e larghezza. Fu proprio qui che Earl inizio' a sviluppare la sua capacita' di buttarsi nell'area per prendersi due punti contro degli avversari simili a "montagne"...

Anche alla Central Catholic High School ebbe la possibilita' di fare vedere a tutti quanti cosa aveva imparato nei suoi anni trascorsi sui playground... Senza dimenticare che grazie ai consigli del Coach miglioro' la tecnica per il suo tiro, la difesa ed i movimenti in campo... L'unico suo "problema" era l'altezza: circa 1.65... Nonostante molti College di prestigio riconoscessero il suo talento lo scartarono perche', secondo loro, non aveva i mezzi fisici per competere in un campionato di alto livello...

L'Ateneo di Eastern Michigan non si fece spaventare e offri' una borsa di studio ad Earl il quale, non avendo ricevuto altre offerte interessanti, ripiego' per questa Universita'. Venne immediatamente inserito nel quintetto base dal primo anno (in tutto ha disputato 122 partite partendo titolare per 121 volte) e viaggio' ad una media di 12.5 punti, 4.5 assists e 2.4 rimbalzi. Gia' dal secondo anno mostro' degli ottimi progressi: gli bastarono 31 secondi in piu' a disposizione (da Freshman giocava 32.5 minuti mentre da Sophomore 33.1) per passare a: 15.5 punti, 5.8 assists e 2.3 rimbalzi...

Nel terzo anno con Eastern Michigan, 96-97, continuo' la sua crescita in termini di rendimento: 19.1 punti, 4.6 assist e 2.1 rimbalzi... Venne inserito nel primo quintetto della Mid-American Conference. Fece ancora meglio da Junior con la bellezza di 25.7 punti, 5.5 assists e 2.3 rimbalzi!! Chiuse come secondo assoluto nello stato per punti e stabili' il record di Eastern Michigan per assists (624)... Sempre nel 98 riusci' a condurre la sua squadra fino agli ottavi di finale NCAA e venne nuovamente inserito nel primo quintetto della Mid-Amiercan Conference.

Finito il quadriennio al College si iscrisse per il Draft '98 ma nessuna squadra lo prese (a causa degli stessi motivi per cui non era stato scelto da nessun College prestigioso) e cosi' fu costretto a ripiegare sulla CBA. Gioco' un anno completo con i Rockford dove in 29 partite (17 minuti di utilizzo) segnava 7.4 punti e dava via 3.4 assist ad incontro... Nella Nba iniziarono ad interessarsi a lui e ,a farlo entrare per la prima volta nel mondo dei Pro, furono i Nets che il 21/1/99 lo firmarono salvo tagliarlo alla chiusura di mercato (19/2/99). Earl in maglia Nets disputo' solo 5 partite quando ormai il punteggio era gia' deciso... Il 10/3/99 fu la squadra della sua citta' natale, i Cavs, a fargli firmare un contratto di 10 giorni... Scaduto questo ne firmo' un'altro da 10 giorni e poi uno fine a fino stagione... In tutto disputo 17 partite ma con cifre irrilevanti. Alla vigilia del campionato 99-00 venne tagliato dai Cavs (il 28/10)...

Anche per tutto il 1999-2000 fu un "prendi e posa" dalla CBA... Il 15 Novembre fu chiamato dai Magic che lo utilizzarono solo in una partita e il 20 Dicembre lo tagliarono. Boykins torno ai Rockford dove in 18 partite tenne una media di 21.6 punti e 9.3 assists. Considerate le sue cifre i Cavs ritornano a offrirgli due contratti da 10 giorni dopo di che lo firmarono sino a fine stagione, cosi' per la prima volta in carriera riusci' a disputare 25 partite con la stessa maglia e chiuse con 5.3 punti, 1.8 assists ed 1 rimbalzo... Scadutogli nuovamente il contratto firmo' uno biennale con i Clippers ma passo' la stagione 2000-01 quasi totalmente fuori dalla rotazione, quindi in lista infortunati, scese in campo solo 10 volte...

Ando' discretamente meglio nel 2001-02 quando Alvin Gentry, ex Coach dei Clips, decide di dargli piu' minuti, 11.1, e soprattutto in piu' partite (68): 4.1 punti e 2.1 assists finito il contratto con L.A. venne chiamato, quasi a sorpresa, dal "rivoluzionario" coach dei Warriors: Eric Musselman. Eric aveva bisogno di una back-up per Gilbert Arenas e vide in Boykins una soluzione temporanea... Dopo avergli fatto disputare un paio di partite si accorse della sua capacita' di realizzare e soprattutto di diventare "on-fire" quando la partita' conta di piu' ovvero il quarto periodo di gioco... Passo' da "soluzione temporanea" a quasi sesto uomo: in 19.4 minuti a serata (68 partite giocate) produceva 8.8 punti, 3.3 assists e 1.3 rimbalzi.

Nell'estate del 2003 il suo contratto era in scadenza e per la prima volta nella sua carriera non dovette piu' andare a "bussare" tutte le porte delle squadra NBA per elemosinare un posto, ma furono i Club stessi a recarsi da lui offrendogli un ingaggio. Dopo aver valutato le varie offerte opto' per firmare un quadriennale con i Nuggets come riserva di Andre Miller. Concluse l'anno con 10.2 punti, 1.7 rimbalzi e 3.6 assists. Da sottolineare anche il fatto che nei playoffs sia riuscito ad incremetare tutte le sue statistiche chiudendo con 12 punti, 3 rimbalzi e 3.8 assists a partita.

Nel 2004/05 termino' con 12.4 punti, 4.5 assists ed 1.7 rimbalzi ovvero il suo massimo in carriera per tutte e tre le specialita'. Anche nel suo secondo anno in maglia Nuggets mantenne intatta la sua capacita' di realizzatore soprattutto da "ultimo quarto". Coach Karl, infatti, arrivato sulla panchina durante il corso della stagione, non rinunciava mai ad averlo sul terreno di gioco negli ultimi 12 minuti delle partite punto a punto. Nei playoffs, nonostante Denver affronto' una squadra difensiva come San Antonio, riusci' ad incrementare i suoi punti a 14.2. L’annata seguente Earl scese in campo in 60 partite, sulle 82 possibili di stagione regolare, per via della rottura di due ossa nella mano sinistra durante il mese di Marzo. Fortunatamente, trattandosi non della mano che utilizza per tirare, Boykins fu in grado di rientrare nei playoffs per la sfida contro una delle sue ex-squadre ovvero i Clips. In stagione regolare viaggio’ a 12.6 punti, 3.8 assists e 1.4 rimbalzi mentre nei playoffs, nonostante Earl si impegno’ al 100%, scese a 11 punti ma aumento gli assists (4) e confermo’ i rimbalzi (1.4). Tuttavia i Nuggets, anche per problemi interni allo spogliatoio, non riuscirono mai ad avere la mentalita’ giusta e furono spazzati via 4-1 per mano dei Clippers.

Boykins nel 2006/07  continuo’ ad essere il sesto uomo delle Pepite sino a dicembre quando, in seguito alla sospensione di buona parte del quintetto per via delle “mini” rissa di New York, passo’ a titolare.  Dopo 31 partite le sue medie parlavano di 15.2 punti, 4.3 assists, 2 rimbalzi e quasi 1 recupero a partita ma la dirigenza, decisa a puntare al titolo nel piu’ breve tempo possibile, non si fece scappare l’opportunita’ di acquistare Allen Iverson dai 76ers. Il monte salari dei Nuggets, con l’apporto di The Answer, raggiunse  livelli vertiginosi e per ridurlo Boykins venne ceduto ai Bucks bisognosi di una guardia per sostituire l’infortunato Redd (infortunato). Il suo rendimento a Milwaukee resto’  pressoche’ costante ma i Cerbiatti, principalmente per via degli infortuni che “falciarono” quasi tutto il quintetto base titolare, non riusci’ a raggiungere i playoffs edizione 2007. Terminato il campionato Earl decise di attivare una clausola per divenire free-agent ma non trovo’ nessuno squadra in grado di soddisfare le sue richieste cosi’ a stagione 2007/08 in corso accetto’ la proposta di unirsi ai Charlotte Bobcats.

Vediamo quali cifre ha tenuto nel 2007-08:

Punti
Rimbalzi
Assists
5.2
0.9
2.5

Una occhiata veloce e ci si accorge che tutte cifre di Boykins sono in caduta libera ma da quando gioca nella Nba in modo “fisso” (quindi escludendo le prime annate in cui disputava 10/15 partite a stagione) non aveva mai ricevuto un minutaggio cosi’ basso. L’ex-Nuggets infatti rimane in campo per appena 15.9 minuti, come back-up del playmaker del futuro di Charlotte Felton, ed il suo esperimento con la franchigia del North Carolina si puo’ dire fallito. Il team non ha raggiunto la post-season e Boykins non si e’ mai ambientato al 100% percio’ e’ improbabile che durante l’estate le parti siano interessate a rinnovare il rapporto di lavoro. Probabilmente Earl andra’  alla ricerca di una squadra bisognosa di un veterano in grado di gestire la palla anche nei momenti in cui “scotta”.

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Nba Stars: Earl Boykins