La biografia di

miller

Brad Miller
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Bradley Allen Miller e' nato il 12/04/1976 a Fort Wayne nell'Indiana... Come Zach Randolph, Bonzi Wells e tutti i ragazzini provenienti dall'Indiana anche Brad fu contagiato dalla "febbre" per il basket che domina le compagne di questo stato. Fin da piccolo passava ore ed ora a fare partitelle, sfide di tiri liberi, tiri da tre e quant'altro sui campi di basket con gli amici. Bisogna ricordare che la sua infanzia non fu molto facile perche' quando frequentava le elementari suo padre abbandono' la famiglia per inseguire nuovi orizzonti.

Miller da Fort Wayne si sposto' a Kendallville ovvero una piccola citta' in mezzo ai campi dove ovviamente non manca la squadra di basket locale e di cui lui ne faceva parte. Trascorse parte della High School alla East Noble di Kendalville per poi spostarsi al Main Central Institute dove avrebbe avuto la possibilita' di mettersi maggiormente in mostra per essere reclutato da qualche College di Division One...

Brad centro' il suo obbiettivo e entro' nei radar di diverse Universita'... Decise di optare per un "ritorno a casa" (visto che Kendallville e' sempre restata nel suo cuore) cosi' firmo per il College di Purdue che si trova proprio nel Indiana. Nel suo anno da freshman disputo' 32 parite partendo titolare per 18 volte (17 minuti ad incontro) e chiuse con 6.5 punti, 4.8 rimbalzi e 1.2 stoppate (chiuse come secondo nella squadra sia per stoppate che per rimbalzi)...

L'anno successivo, 95-96, i suoi minuti salirono a quota 21.3 ed anche le sue statistiche ebbero un lieve aumento (9.6 punti, 4.9 rimbalzi e 1.4 assists) ottenne il primo riconoscimento a livello nazionale ovvero fu inserito nel Terzo Quintetto della Big Ten Division. Da Junior uscirono fuori le sue ottime qualita' di passatore ed infatti non solo chiuse al primo posto di rimbalzi (8.3) e stoppate (1.5) ma fini' anche come miglior assist-man dei Boilermakers con 2.9 passaggi a serata. Ebbe una media di 14.3 punti a partita e stabili' il suo Season-High di punti a quota 31 contro Rhode Island e di rimbalzi a 18 contro Ohio State. Fu inserito nel secondo quintetto della Big Ten. Ormai era anche conosciuto a livello nazionale: nel estate del 1997 fu chiamato a prendere parte della Nazionale Americana Under 22.

Il suo ultimo anno al College, 97-98, lo vide dominare ogni aspetto del gioco, in 29.2 minuti di utilizzo chiuse con: 17.2 punti, 8.9 rimbalzi, 2.5 assists, 1.6 stoppate ed 1.2 palle rubate ad incontro. Da sottolineare anche le sue percentuali al tiro: dal campo aveva il 63.2% (quinto miglior tiratore a livello Nazionale) e ai liberi chiuse con il 78% (decimo a livello nazionale); per quanto riguarda la sua conference stabili un record di 30 punti contro Michigan State e 16 rimbalzi contro Illinois. Brad fu il terzo giocatore dell'Ateneo a chiudere con piu' di 300 punti, 700 rimbalzi e 200 assists!! Fu nuovamente inserito nel secondo quintetto della Big Ten.

Nonostante le ottime statistiche venne ignorato completamente al Draft 1998 da tutte le squadre perche' probabilmente fu considerato come un giocatore non dominante e per di piu' non curava molto il suo corpo (non ha mai amato trascorrere molto tempo in palestra). Miller non poteva nemmeno disputare Summer League o Camp Estivi perche' era la stagione del Lock-Out e quindi la Nba non aveva organizzato nessuna manifestazione di questo genere. Riusci' ad entrare a far parte della Nazionale Americana che vinse la medaglia di Bronzo ai Mondiali Di Atene sotto la guida di Coach Tomjanovich. Rudy rimase impressionato dalle potenzialita' di Brad e dal fatto che non fosse stato scelto da nessuna squadra. Con il Lock-Out ancora in corso opto' per firmare un contratto con Livorno trasferendosi in Italia. Qua' passo' uno dei momenti piu' duri della sua vita perche' si trovava lontano da casa sua e senza nessun amico o compagno americano. In ogni caso il suo talento venne immediatamente fuori rendendolo una star della Serie B italiana con 15.8 punti, 8.7 rimbalzi, 1.25 stoppate, il 55.9% dal campo e 83.6 dalla lunetta.

Quando riprese la stagione e fini' il lock-out, il suo nome inizio' a girare fra gli ambienti Nba fino a quando il 21/01/99 Charlotte decise di firmarlo per due stagioni. Negli Hornets parti' sempre dalla panchina: nel primo anno disputo' 38 parite (12.3 minuti ad incontro con 6.3 pt e 3.1 rb) mentre nel 99-00 scese in campo 55 volte (17.4 minuti con 7.7 punti e 5.3 rimbalzi). Cifre non molto alte o di rilievo ma che comunque servirono a farlo entrare nei radar delle squadre Nba soprattutto ora che era Free-Agent (senza contare che i centri puri nella Nba sono davvero rari). La dirigenza di Chicago lo disegno' come centro titolare dei Bulls firmandolo per 4 anni.

Di questi 4 anni ne' trascorse solamente 1 e 1/2 nella Wind City. Nel 2000-01 fu titolare 45 volte su 57 incontri e ripago' la fiducia dei Bulls con 8.9 punti, 7.4 rimbalzi e quasi 2 assist ad incontro. L'anno successivo disputo' 48 partite con la maglia rosso/nera (titolare 47 volte: 12.7 pt, 8.4 rb) e poi' fu inserito nella trade insieme a Ron Mercer, Ron Artest e Kevin Ollie con destinazione Pacers in cambio di Jalen Rose, Travis Best, Norman Richardson ed una futura chiamata al secondo giro. Questo scambio per Miller significa tornera' a casa ovvero nell'Indiana.

Il 2002-03 fu la stagione della sua conferma nel mondo dei pro: 13.1 punti, 8.3 rimbalzi, 2.6 rimbalzi, il 49.3% dal campo e realizzo' un totale di 27 doppie doppie. Venne convocato al All Star Game 2003 e qua' chiuse come miglio rimbalzista della panchina (con 6 recuperi). Jermaine O'Neal lo dichiaro' il centro ideale con il quale avrebbe voluto fare coppia per ancora molti anni ma i Pacers, per problemi salariali, si accorsero ben presto di non poter pareggiare le offerte che avrebbe ricevuto... Quindi, in accordo con Brad, optarono per fargli avere il miglior ingaggio possibile cedendolo... In una trade a tre (Indiana-San Antonio-Sacramento) Miller passo' da uno delle squadre dominatrici della Easter Conference ad una fra le migliori di tutta la lega ovvero i Sacramento Kings...

Inizialmente il suo ruolo, nel 2003/04, avrebbe dovuto essere quello di far riposare a turno Webber e Divac ma il prolungarsi dell'infortunio di C-Webb (tornato solo a stagione inoltrata) lo prioetto' in campo come titolare gia' dalla prima partita e insieme a Vlade formo' una fre le migliori coppie di lunghi di tutta la lega. Complessivamente termino' con 14.1 punti, 10.3 rimbalzi e 4.3 assists ad incontro e fece registrare diverse triple doppie... Venne convocato nuovamente a partecipare al All Star Game di Los Angeles mettendo cosi'a tacere tutti gli scettici che consideravano la sua precedente appirazione (ad Atlanta) come "non meritata", ma avvenuta solamente perche' si trovava nella Eastern Conference dove i centri erano"rari". L'anno seguente le sue cifre parlavano di 15.6 punti, 9.3 rimbalzi e 3.9 assist quindi fecero registrare un leggero calo in assists e rimbalzi, tuttavia, e' doveroso sottolineare che durante il 2004/05, causa la rottura di un osso nella gamba sinistra, fu costretto a saltare quasi una trentina di incontri, mentre nei playoffs scese in campo nonostante non avesse ancora completamente recuperato dall'infortunio e termino' con 11.8 punti, 3.8 rimbalzi e 3.2 assists a partita.

Durante il campionato 2005/06 a Sacramento si completo’ la ristrutturazione (quasi generale) della squadra all’interno della quale vennero ceduti buona parte dei Kings edizione 2000-2004: Webber, Stojakovic, Divac, Bobby Jackson e Doug Christie. Miller, con Bibby, rimase uno dei pochi “reduci" e cio’ dimostra come la dirigenza abbia deciso di investire su di lui per il futuro della franchigia. A livello di cifre termino’ con 15 punti, 7.8 rimbalzi e 4.7 assists a partita. I rimbalzi di Brad sono leggermente in calo rispetto al passato, ma non c'e' da allarmarsi perche' Miller era affiancato da tantissimi specialisti del settore (Artest, Wells e Abdur-Rahim per citarne alcuni) che tolsero un po' di pressione dalle sue spalle. La stagione 06/07 fu sicuramente una delle piu’ “buie” per Miller: limitato per tutta la stagione da una fascite plantare disputo' 63 partite, senza mai essere al 100% delle proprie potenzialità e non a caso concluse con appena 9 punti, 6.4 rimbalzi e 3.6 assists.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
13.4
9.4
3.7

Sacramento ha deciso di tagliare ulteriormente con il passato cedendo anche Mike Bibby e puntando sui giovani come Garcia, Martin (Kevin), Salmons e Udrih. La partenza di Bibby proietta Miller in testa al monte salari come il giocatore piu’ pagato dei Kings ma la cosa piu’ importante e’ che il rendimento di Brad sia tornato nella meda dopo la “maledetta” stagione 2006/07. Il reparto lunghi di Sacramento e’ fra i piu’ “disastrati” della Lega, Kenny Thomas e Shareef Abur-Rahim continuano ad avere pesanti problemi di infortuni, quindi Miller e’ l’unico lungo valido nella rotazione. Il rischio della franchigia con sede nelle capitale della California, pero’, e’ quello di vedere il resto del quintetto maturare nel giro di un paio d’anni quando Miller, 31 anni, sara’ in pieno declino. Se dal draft 2008 dovesse arrivare un lungo non si esclude la cessione di Brad ammesso che ci sia una squadra interessata ad acquistarlo.

Per scoprire la galleria fotografica di Brad cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Brad Miller