And Now Ladies and Gentleman....

Glenn "Big Dog" Robinson

(Aggiornato a: fine stagione 2005/06)

La storia di questo giocatore inizia nello stato "pazzo" per il Basket ovvero l'Indiana. Leggendo gli speciali su altri giocatori molti di voi gia sapranno che in questo Stato e' possibile trovare una squadra di pallacanestro per ogni citta' per quanto essa possa essere piccola e "sperduta" fra i campi. Glenn e' nato il 10/01/1973 a Gary una cittadina situata nella parte Nord Ovest dello stato quasi sul confine con l'Illinois e vicinissima a Chicago. Fin da piccolo, come molti altri bambini, trascorreva ore e ore davanti al teleschermo a vedere i Bulls di un giovane che cercava di affermarsi (ovvero Micheal Jordan) e poi andava sul campetto dove imitava i campioni visti in tv...

Quando venne l'ora di andare alla High School si iscrisse Roosvelt HS di Gary e qua' veniva utilizzato come centro visto che era molto alto e muscoloso rispetto ai suoi compagni. Nonostante questa scelta del coach lui credeva, giustamente, che non sarebbe mai stato un centro e quindi inizio' a lavorare per migliorare il dribbiling, controllo di palla ed il tiro da fuori sempre ispirandosi ad un giocatore dei Bulls: Scottie Pippen. Comunque alle superiori si affermo' come un ottimo giocatore tanto e' vero che il suo nome compariva nella lista dei migliori prospetti prodotti dalle High School dell'Indiana.

Ricevette alcune offerte da parte di diversi College ma la sua decisione fu quella di rimanere nell'Indiana e quindi firmo' la lettera degli intenti con Perdue. Nonostante l'ottima reputazione in campo, aveva dei problemi di natura scolastica fuori dal rettangolo di gioco percio' dovette saltare tutto l'anno da Freshman, 91-92, per mettersi apposto con i voti e gli studi. La stagione successiva, 92-93, dimostro' a tutti che l'anno di stop non l'aveva arrugginito ed il suo talento era rimasto intatto: 24.1 punti, 9.2 rimbalzi e 1.8 assists di media in 28 partite disputate. Queste cifre gli garantirono il trofeo di "Scoperta dell'Anno" e l'inserimento nel primo quintetto All-American. A livello d'Universita vinse il Purdue's Male Athlete of the Year ed era dal 1976 che un giocatore al primo anno di attivita' non riceveva questa nomina; mentre era dal 1972 che non si vedeva un rookie essere il leader della Big Ten per media di punti a partita.

Con un'annata di questo calibro gli occhi degli scout iniziarono a puntare maggiormente l'Indiana per vedere come se la cavava Big Dog (soprannome che prese alla High School per la tenacia dimostrata in campo) nel suo anno da Junior. Robinson non deluse le aspettative, anzi' disputo' un campionato ad altissimo livello, in 34 apparizioni concluse con: 30.3 punti, 10.9 rimbalzi, 1.9 assits e 1.9 recuperi a serata. Facile immaginare che per lui fu un'annata piena di trofei individuali: nominato Giocatore dell'Anno da parte di tantissime riviste e specialisti che distribuiscono questo titolo (i piu' importanti: United Press International, the Sporting News, Basketball America, Basketball Times, Basketball Weekly, CBS-TV/Chevrolet), vinse il John R. Wooden Award (altro trofeo destianto al miglior giocatre di College) e fu nominato M.V.P. della Big Ten sia da parte dei coach che dalla stampa. A livello di Ateneo concluse con la quarta miglior media punti di tutti i tempi (27.5), guidando i Boilermakers in punti per ben 56 volte su 62 partite disputate (in due anni) e andando in doppia doppia per 31 volte. I suoi 44 punti contro Kansans nel torneo NCAA sono il record come maggior numero di punti segnati in una singola partita da un giocatore di Perdue.

Ovviamente opto' per il Draft Nba dove venne chiamato dai Bucks come prima scelta assoluta del 1994. Venne inserito nel primo quintetto rookie e chiuse con 21.9 punti, 6.4 rimbalzi e 2.5 assists. Cifre di tutto rispetto ma iniziarono a piovere parecchie critiche su di lui. Ci si aspettava facesse meglio soprattutto dopo aver immediatamente richiesto un contratto da 100 milioni di dollari a Milwaukee (alla fine ne ottenne uno da 10 anni a 68 milioni) e non aver vinto il trofeo di Rookie dell'anno. Questo' fini nelle mani di due giocatori: Jason Kidd (2° scelta assoluta) e Grant Hill (3° scelta assoluta).

L'anno successivo si mantenne sulle stesse cifre e lo stesso fece nel 95-96 (21.1 punti, 6.3 rimbalzi e 3.1 assists). Dopo aver saltato solamente 4 partite, in 3 anni, nella stagione dove stava tenendo la sua media punti piu' alta (23.4) si infortuno' alla gamba sinistra dopo 56 incontri e quindi fu costretto a terminare la sua Regolar Season con qualche mese di anticipo. Con il trascorrere degli anni i Bucks si erano rinforzati ed avevano aggiunto pezzi importanti: Ray Allen, Sam Cassell e Tim Thomas. Man mano che questi maturavano, nel senso cestistico, toglievano sempre piu' palloni a Big Dog. Robinson, considerato da sempre un po' egoista oltre ad essere uno che se dopo un paio di azioni non riceve palla si "offende", risenti' molto della presenza del duo Cassell-Allen e trascorse l'anno del lockout, 98-99, sotto tono: 18.4 punti e 5.9 rimbalzi ma con parecchie polemiche fra i compagni di squadra (si mormorava di una sua possibile cessione con Tim Thomas titolare).

Coach George Karl riusci' a tenere uniti i Bucks per soli due anni: il 2000 ed il 2001. In entrambe le stagioni Glenn viaggio' sui 20 punti, 7 rimbalzi a partita e fu convocato a partecipare al All Star Game edizione '00 e '01. Nel 2001 Milwaukee ebbe il suo momento di gloria maggiore quando sfioro' la Finale Nba (persero contro i 76ers in gara 7 delle Finali della Eastern Conference). Da quel momento in poi i Bucks furono dilaniati dalle liti interne di quello che uno volta era stato il trio delle meraviglie: Robinson-Allen-Cassell.

Il primo a fare le valigie fu proprio Big Dog che nel Agosto del 2002 venne scambiato con Toni Kukoc e fini' ad Atlanta. Con gli Hawks disputo' un'annata non molto differente dalle altre: 20.8 pt, 6.6 rb e 1.32 recuperi a serata; anche se a livello di Club la stagione non fu totalmente disastrosa (chiusero 35-47 al quinto posto della Central Division) la dirigenza decise di iniziare le pratiche per mettere in vendita la franchigia. Un modo per attirare degli investitori e' proprio quello di "eliminare" tutti i giocatori con un contratto pesante per rientrare nel salary cap, proprio in quest'ottica si fece uno scambio a quattro dove Atlanta mando' Big Dog a Philadelphia in cambio di un giocatore inutilizzabile con un anno di contratto e gia' deciso al ritiro: Terrell Brendon.

Nel suo primo anno in maglia 76ers concluse con: 16.6 punti, 4.5 rimbalzi e 1.4 assists. Il calo drastico dei suoi numeri e' stata la conseguenza di alcuni fattori: prima di tutto fu limitato parecchio dagli infortuni che gli permisero di scendere in campo solamente 42 volte su 82 partite; senza contare che non fu mai al massimo della forma fisica, e questo ovviamente causo' in lui un difficile inserimento nella squadra. Durante l'estate del 2004 si aspettava che recupessare al 100% e quindi iniziasse ad entrare nel suo ruolo di ala piccola titolare ma a pochi giorni dal Training Camp i medici annunciarono che Big Dog avrebbe continuato a restare in lista infortunati... Dopo un via vai di conferma e smentite a riguardo del suo possibile ritorno in attivita', i 76ers decisero di cederlo, durante la stagione 04/05, in cambio di Jamal Mashburn. Gli Hornests trovarono un accordo con Robinson e quindi lo tagliarono...

San Antonio, senza Duncan (fuori per infortunio) e alla ricerca di una potenziale "bocca di fuoco" decise di puntare su di lui e lo ingaggio'... Eccovi le sue cifre in maglia Spurs:

Punti a partita (PPG)
Rimbalzi a partita (RPG)
Assist a partita (ASG)
10
2.7
0.9

Coach Popovich nei Playoffs ha optato per non utilizzare quasi mai Glenn Robinson che alla fine ha vinto un titolo Nba come spettatore e non come giocatore... Il contratto firmato da BIG DOG scadeva il 30 giugno e la dirigenza Texana non fu mai interessata a trattenerlo. Appena si apri' ufficialmente il mercato, meta' luglio, il suo nome fu piu' volte citato come potenziale acquisto di diverse franchigie ma di fatto non si concretizzo' nessun accordo. Restano incerte le possibilita' di vederlo ancora in azione.

Uno dei suoi punti maggiori di forza sono sempre stato i tiri da tre punti e dalla media distanza (durante tutta la sua carriera ha una percentuale dal campo pari al 45.9%). Anche se negli ultimi anni a Milwuakee tutto cio' passo in secondo piano e divento' sempre piu' (tristemente) famoso per le liti con Allen, Thomas e Cassell. L'alone di giocatore che crea spaccature in spogliatoio, egoista, e poco incline alla difesa sembra sia diventato il suo "marchio di fabbrica" nonostante il titolo vinto con gli Spurs. Proprio per questo motivo, come abbiamo gia' detto, sara' difficile rivederlo su un campo NBA.

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