La biografia di

Marco Belinelli

Marco "Beli" Belinelli
Biografia aggiornata a inizio stagione 2008/09

Marco Belinelli nasce a San Giovanni in Persiceto in provincia di bologna il 25 Marzo del 1986.
E’ proprio nel paese natale che inizia l’avventura del giovanissimo Marco che si mette subito in luce come uno dei maggiori talenti dell’intera nazione.

A credere per prima nel talento del bolognese è (ovviamente) la Virus Bologna che ingaggia il “Beli” nel 1997 a soli 11 anni. Massimiliano Milli, allora allenatore delle giovanili della società emiliana, si prende così la responsabilità di scommettere sul ragazzino mettendolo in campo come playmaker.  Ci vorrà poco a capire che la scelta si rivelerà azzeccata. Nei primi anni nelle giovanili della Virtus, infatti, Marco vince due titoli regionali assieme ai ragazzi della sua leva ricevendo anche il premio di miglior giocatore del torneo per due anni consecutivi.


In Europa si mise subito in mostra per i mezzi atletici e la capacita' di segnare.

Grazie, poi, alla guida di Marco Sanguettoli, detto Murphy, allenatore dei cadetti e juniores della Virtus il ragazzo maturerà a vista d’occhio tanto che a soli 15 anni inizia ad allenarsi con la prima squadra allenata dal grande Ettore Messina e che vanta nelle proprie fila, fra gli altri grandi giocatori,  anche un certo Manu Ginobili.

Il 2002 è l’anno che segna il debutto in serie A di Marco a soli 16 anni. Per lui una stagione positiva nel ruolo di playmaker con 22 presenze in campionato e 12 in competizioni europee nelle quali il ragazzo emiliano realizza circa 3 punti di media in 9 minuti di utilizzo sul parquet con il season high di 14 punti messi a referto contro la Benetton Treviso.

Nella stagione successiva, però, la svolta per Marco. I guai finanziari della Virtus Bologna lo costringono a cambiare sponda e a firmare per la Fortitudo allenata da Jasmin Repesa. Qui Marco troverà la sua definitiva consacrazione. Nella stagione 2003/2004 il Beli, come ormai era soprannominato all’unisono, viene spostato nel suo ruolo più congeniale di guardia tiratrice riuscendo a ritagliarsi un buon minutaggio tra i vari senatori quali Basile, Smodis e Vujanic. Per lui una stagione da 4.6 punti di media in circa 12 minuti di utilizzo medio sul parquet. La squadra allenata da Repesa verrà poi battuta in finale dalla corazzata Montepaschi Siena con un secco 3-0. Tuttavia il  giovane Marco continua a farsi le ossa anche in Europa.

Gioca infatti la sua seconda stagione in Eurolega dove in 14 minuti circa di utilizzo mette a referto circa 3 punti di media con un season high di 14 punti contro il Panathinaikos in una gara di regular season. La Fortitudo inoltre riesce a raggiungere la finalissima dell’Eurolega 2004 che si gioca a Tel Aviv proprio contro il Maccabi di Jasikevicius, Parker e Baston che bastona la squadra bolognese trionfando di fronte al proprio pubblico per 118-74 in una finale passata alla storia per l’ampio divario accumulato tra le due squadre.


E' entrato a far parte della NBA al Draft 2007 con la chiamata numero 17 dei Golden State Warriors

Ormai Belinelli è diventato un giocatore di assoluto valore tanto che nel 2004/2005 le cifre di Marco aumentano vistosamente. In campionato, infatti, i minuti di impiego passano a 17 di media a cui vanno aggiunti circa 7 punti ad allacciata di scarpe. La stagione per la Skipper Bologna di Repesa è trionfale. I bianco blu infatti, conquistano lo scudetto nella storica gara-4 di finale giocata al Forum di Milano contro l’Armani Jeans di coach Lino Lardo decisa da un tiro da tre punti di Ruben Douglas a fil di sirena poi convalidato grazie all’utilizzo dell’instant replay.

Anche in Euorpa aumenta il minutaggio per Belinelli che giocherà 15 minuti a partita, 5 punti di meda, con un season high di 15 ottenuto contro l’Olympiakos Pireo. Questa volta però la Fortitudo non riesce nell’impresa di raggiungere la fase finale delle Final Four. La stagione 2005/2006 è quella della definitiva consacrazione per il talento di San Giovanni in Persiceto. Marco è diventato a tutti gli effetti il leader della Fortitudo anche grazie alla partenza di Basile per la Spagna. La scelta di affidare la squadra al giovane bolognese è azzeccata tanto che il Beli ripagherà le scelte di coach Repesa mettendo a referto 13 punti di media in ben 27 minuti di utilizzo medio.

La Climamio Bologna raggiungerà anche la finale per lo scudetto battuta soltanto dalla Benetton Treviso di Andrea Bargnani il quale disputò una finale sensazionale vincendo quasi da solo il tiolo per i Bianco-Verdi. In compenso i Bianco-Blu portano a casa una Supercoppa Italiana ad inzio stagione. Bargnani qualche settimana piu’ tardi, a fine giugno, diventerà il primo giocatore Europeo (quindi non solo Italiano) ed essere scelto al numero 1 nella storia di un Draft NBA.

Anche in Europa, sempre per quanto riguarda il 05/06, Marco è ormai diventato uno dei peggiori incubi per le difese del continente. Sono 14 i punti di media messi a segno nella stagione in circa 30 minuti di impiego medio con un career high di 23 punti contro lo Strasburgo. Per Marco sono ben 14 le gare in cui raggiunge la doppia cifra su un totale di 20 disputate e solo la grande stagione del Mago Bargnani gli impedisce di vincere il trofeo di miglior giovane europeo che l’Eurolega assegnerà, appunto, al nostro Andrea.


Eccolo mentre si reca ad una partita con la divisa dei Warriors.

La stagione 2006/2007 è l’ultima giocata da Belinelli in Italia. In 32 minuti di media il nuovo capitano della Fortitudo mette a segno 16 punti di media ad allacciata di scarpe che però non consentono ai bianco blu di ottenere la qualificazione ai playoff scudetto.

Nella regular season dell’Eurolega Marco giocherà 13 gare mettendo a referto 13 punti di media in 28 minuti di utilizzo nonostante la propria squadra non riesca ad avere grandi chance di passaggio del turno.  Diventato ormai uno dei talenti più imponenti del basket europeo e mondiale Marco approda, così, in Nazionale maggiore ai mondiali di Giappone 2006, dove nella partita contro gli U.S.A. infila 25 punti. A fine torneo sarà il miglior realizzatore azzurro con una media di 13,5 punti a partita. Altro torneo, stessa storia: agli europei del 2007 Beli chiude con la migliore media del team italiano pari a 15,5 punti.

Nel vivo di questa ultima magica stagione nel Bel Paese Marco Belinelli viene insignito anche di uno dei premi piu’ esclusivi del basket per quanto riguarda il campionato italiano: il “Premio Reverberi”. Il “Beli” infatti, a Febbraio 2007, e’ chiamato a ricevere questo trofeo che viene assegnato in memoria di un ex-arbitro italiano, Pietro Reverberi, ed e’ assegnato al giocatore che piu’ si distingue nel corso della stagione regolare. Una delle caratteristiche che rendono unico tale premio e’ che per regolamento puo’ essere vinto una sola volta in carriera.

Belinelli, al contrario di altri suoi colleghi, non ha paura ad inserire il proprio nome nel Draft 2007 e la sorte lo premia facendolo diventare il primo Europeo chiamato al Draft 2007. Marco entra a far parte della Lega con  la “l” maiuscola con la chiamata numero 18 assoluta da parte dei Golden State Warriors.

L’avventura di Belinelli in NBA inizia subito bene: nella summer league di Las Vegas nessuno riesce a contenerlo e con 25 punti, 2 rimbalzi, 2.3 assists, 1.7 recuperi ed il 50% dal campo si assicura il premio di MVP della manifestazione. La ciliegina sulla torta e’ la sfida contro Cavs, 9 Luglio, quando un inarrestabile “Beli” lascia il suo biglietto da visita griffato da 42 punti, 6 rimbalzi, 3 assists, 13/19 dal campo e 4/5 da oltre l’arco. L’inizio della stagione regolare vede Marco sul campo per 12 minuti, match contro i Jazz, autore di 6 punti con 2/4 dal campo e 2/3 da oltre l’arco.


Una delle armi preferite da Belinelli: il tiro da otlre l'arco.

I Warriors, pero’, sono una squadra dal passato “burrascoso” e quindi, per accontentare i tifosi ma soprattutto dimostrare di essere un team in ascesa, non posso lasciare  troppo spazio ai giovani. Infatti nel 2007 Golden State, dopo oltre 10 anni di assenza dai playoffs, riusci’ a qualificarsi con l’ottava postazione e a sorpresa elmino’ i Mavs (testa di serie numero uno) arrivando sino alle semi-finali della Wester Conference (sconfitta contro i Jazz). Dunque Team con sede nella Baia voleva riuscire almeno a ripetersi nella straordinaria impresa percio’ Belinelli, ma anche atri rookie come Brendan Wright (ottava scelta assoluta), vennero utilizzati da Don Nelson con il contagocce. I Warriors sfiorarono le 50 vittorie stagioni (48) ma non fu a sufficienza per ottenere l’ottavo piazzamento all’Ovest finito ai Denver Nuggets (per la prima volta nella storia della NBA un team con 50 vittorie riusciva a qualificarsi solo ottavo).

La stagione 2007/08 di Belinelli si e’ conclusa con:

Punti
Rimbalzi
Assists
2.9
0.4
0.5

La migliore prestazione di Marco, per quanto riguardo l’anno da rookie, e’ arrivata nell’ultima partita di campionato (contro i Sonics): 17 punti in 18 minuti frutto di un 5/6 da oltre l’arco. Complessivamente, pero’, la stagione e’ stata “avara” di soddisfazioni perche’ in tutto il Beli e’ stato utilizzato in appena 33 degli 82 incontri disponibili e molte volte lo faceva quando il risultato era ormai abbondantemente deciso.

La dirigenza dei Warriors nella off-season 2008 ha pubblicamente domandato al proprio coach di utilizzare maggiormente le giovani leve quindi Belinelli, grazie anche alla partenza di Baron Davis e Pietrus, nel 08/09 dovrebbe avanzare nella rotazione diventando un uomo da 15/20 minuti di media a partita.

Per scoprire la galleria fotografica di Marco cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Marco Belinelli