La serata d’esordio del All-Star Week-end si conferma rinnovandosi. Infatti a scendere in campo continueranno ad essere rookie (giocatori al primo) e sophomore (al secondo), ma a differenza di quanto accadeva nelle edizioni sino a quella del 2011 le squadre, per la prima volta nella storia di questa manifestazione, saranno “miste” ovvero composte da gli uni e dagli altri giocatori (rookie e sophomore).
A sceglierne la suddivisione sono stati due ex-giocatori tra i più noti di sempre ed oggi impiegati come telecronisti per l’emittente televisiva TNT: Charles Barkley e Shaquille O’Neal. Dai loro nomi nascono quelli delle due formazioni: “Team Chuck” e “Team Shaq” Sir Charles ed il Diesel nelle vesti di” General Manager” hanno dato vita ad un draft dove sono stati selezionati uno ad uno tutti i 20 nomi disponibili.
Inizialmente le due formazioni avrebbero dovuto essere composte da 9 uomini, ma l’NBA ha deciso di accontentare le richieste dei tifosi convocando pure Jeremy Linn. Esploso, diventando un vero e proprio fenomeno dei mass-media, solo nelle ultime settimane il sophomore dei Knicks (l’altranno indossava la divisa dei Warriors) Linn non era stato convocato in nessuna manifestazione del All-Star week-end alimentando cosi le (già non poche) critiche nei confronti dell’All Star Game edizione 2012. Secondo il parare di alcuni addetti ai lavori troppo a ridosso dell’avvio della stagione regolare (meno di due mesi fa prendeva vita il campionato 2011/12) e quindi destinato a convocare solo giocatori già noti al grande pubblico, l’NBA ha cercato di “tamponare” queste critiche appunto convocando in extremis al ASG pure Jeremy Lin tra i Sophomore e Noriss Cole dei Miami Heat tra i rookie. Entrambi sono stati selezionati da Shaquille O’Neal che, tra gli altri nomi, dispone pure di Blake GrIffin. Invece L’MVP della scorsa manifestazione John Wall fa parte della selezione di Charles Barkely.
A sceglierne la suddivisione sono stati due ex-giocatori tra i più noti di sempre ed oggi impiegati come telecronisti per l’emittente televisiva TNT: Charles Barkley e Shaquille O’Neal. Dai loro nomi nascono quelli delle due formazioni: “Team Chuck” e “Team Shaq” Sir Charles ed il Diesel nelle vesti di” General Manager” hanno dato vita ad un draft dove sono stati selezionati uno ad uno tutti i 20 nomi disponibili.
Inizialmente le due formazioni avrebbero dovuto essere composte da 9 uomini, ma l’NBA ha deciso di accontentare le richieste dei tifosi convocando pure Jeremy Linn. Esploso, diventando un vero e proprio fenomeno dei mass-media, solo nelle ultime settimane il sophomore dei Knicks (l’altranno indossava la divisa dei Warriors) Linn non era stato convocato in nessuna manifestazione del All-Star week-end alimentando cosi le (già non poche) critiche nei confronti dell’All Star Game edizione 2012. Secondo il parare di alcuni addetti ai lavori troppo a ridosso dell’avvio della stagione regolare (meno di due mesi fa prendeva vita il campionato 2011/12) e quindi destinato a convocare solo giocatori già noti al grande pubblico, l’NBA ha cercato di “tamponare” queste critiche appunto convocando in extremis al ASG pure Jeremy Lin tra i Sophomore e Noriss Cole dei Miami Heat tra i rookie. Entrambi sono stati selezionati da Shaquille O’Neal che, tra gli altri nomi, dispone pure di Blake GrIffin. Invece L’MVP della scorsa manifestazione John Wall fa parte della selezione di Charles Barkely.
Team Shaq Roster |
|
Giocatore |
Squadra |
Blake Griffin |
L.A. Clippers |
Jeremy Lin |
New York Knicks |
Ricky Rubio |
Minnesota T.Wolves |
Markieff Morris |
Phoenix Suns |
Kemba Walker |
Charlotte Bobcats |
Landry Fields |
New York Knicks |
Norris Cole |
Miami Heat |
Brandon Knight |
Detroit Pistons |
Tristan Thompson |
Cleveland Cavs |
Greg Monroe |
Detroit Pistons |
Team Chuck Roster |
|
Giocatore |
Squadra |
Kyrie Irving |
Cleveland Cavaliers |
DeMarcus Cousins |
Sacramento Kings |
Derrick Williams |
Minnesota T.Wolves |
Paul George |
Indiana Pacers |
MarShon Brooks |
New Jersey Nets |
John Wall |
Washington Wizards |
Tiago Splietter (infortunato) |
San Antonio Spurs |
Evan Turner |
Philadelphia 76ers |
Gordon Hayward |
Utah Jazz |
Kawhi Leonard |
San Antonio Spurs |
Derrick Favors |
Utah Jazz |
Team Shaq |
Vs. |
Team Chuck |
133 |
146 |
|
Nonostante fosse considerato da molti come favorito per la presenza dei due giocatori più “famosi” del match (Griffin e Lin) il team selezionato da Shaquille O’Neal finisce subito sotto nel punteggio e nonostante un paio di avvicinamenti non riesce mai a prendere la leadership finendo per essere surclassato 146-133. In un formato differente, per la prima volta rookie e sophomore sono mischiati in quanto scelti in una lotteria dai telecronisti (ex-giocatori) della TNT Shaquille O’Neal e Charles Barkley, a salire alla ribalta è il primo anno dei Cleveland Cavaliers Kyrie Irving il quale ripaga la fiducia dell’ex-76ers/Suns/Rockets con la bellezza di 34 punti. La prima scelta al draft 2011 (nonché prima scelta di Barkely) conferma le sue capacità balistiche (approfittando, come tutti, di una difesa “all’acqua di rose”) con un perfetto 8/8 da oltre l’arco a cui aggiunge un 4/5 da due per un totale di 34 punti. Irving, da buon playmaker, non si dimentica dei colleghi sforando 9 assists che gli valgono pure il titolo di miglior assists man del Team Chuck. Appena un gradino inferiore arriva il suo collega, nonché MVP dell’ultima manifestazione, John Wall: 17 punti e 8 assists. Mentre alla voce scorer al numero due, sempre tra i vincitori, si piazza Paul George dei Pacers un po’ impreciso (10/17), ma comunque capace di metterne dentro 23. Da non dimenticare nemmeno la prestazione del secondo anno targato Sacramento DeMarcous Cousins risultato decisivo soprattutto nel primo tempo quando oltre ad aver costruito la leadership ha aiutato anche i colleghi a mantenerla per andare all’intervello sul 77-65. Meno incisivo nel secondo tempo Cousins ha comunque finito con 18 punti e 11 rimbalzi. Tornando all’MVP della manifestazione, la sua prestazione lo ha lasciato stupito: “No, non mi era mai capitato in carriera di essere così caldo da oltre l’arco” sono le parole di Irving mentre riceve il trofeo di miglio giocatore e conclude: “E’ una sfortuna che una serata con una mano simile sia arrivata durante l’All-Star Game. Queste le statistiche non contano per la stagione, ma alla fine non è quello che importa. E’ stata una partita divertente e fatta da giocatori con tantissimo talento. E’ stata una grandissima esperienza.” Nelle fila dello sconfitto “Team Shaq” la delusione più grossa arriva da quelli che, selezionati al numero uno e due dal Diesel, avrebbero dovuto essere i carri trainanti del team ed invece hanno trascorso la maggior parte del match in panchina. Infatti, forse per la scelta di lasciare più spazio a giocatori meno famosi, Blake Griffin e Jeremy Lin si sono visti pochissimo. Il fuori classe dei Clippers resta in campo per poco più di 10 minuti materializzando un paio delle schiacciate che lo hanno reso famoso e concludendo con 10 punti. Per “Linsanity”, come ormai è stato ribattezzato dai mass-media, i minuti sul terreno di gioco sono meno di 9 e risulta il peggiore del “Team Shaq”: 2 punti, 1/4 dal campo, 1 assists e 1 rimbalzo. La regia della formazione in maglia colorata ha comunque potuto usufruire di due specialisti del settore come Rubio e Walker. Per il giovane play dei Wolves ci sono 7 assists e 1 2 punti. Per quello dei Charlotte Bobcats c’è una doppia doppia fatta da 10 punti e 10 assits. Il miglior realizzatore fra gli sconfitti è l’ala dei Cavs Tristan Thompson autore di 20 punti in 26:55 minuti. Landry Fields (16 punti, 8/12 dal campo) giocatore dei Knicks commenta cosi la prestazione del collega Lin: “E’ stato divertente giocare in compagnia di questi ragazzi. E’ questo ragazzo - dice Fields indicando la rivista del Times dedicata a Lin - ha svolto il suo compito. Ha giocato pochi minuti, ma ha dato il suo contributo.” M.V.P.: Kyrie Irving (34 punti, 12/13 dal campo, 8/8 da oltre l'arco, 9 assists, 3 rimbalzi)
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