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Dopo le edizioni 2007 e 2008 il Rookie Challenge versione 2010 torna a sfoggiare il tricolore con la convocazione di Danilo Gallinari nel roster dei giocatori al secondo anno nella Lega (i “Sophomore”). L’altranno, bloccato dagli infortuni alla schiena e con troppi match saltati per essere convocato, Danilo non era stato chiamato a Phoenix dove i riflettori erano stati tutti catturati da un Kevin Durant praticamente onnipresente e in grado di segnare un totale di 46 punti. L’edizione 2010 non vedrà in azione Durant (non più eleggibile per questo match), ma il team dei Sophomore resta comunque fornito in ogni reparto con nomi come quello di Russell Westbrook (collega di KD#35 ai Thunder) in regia; Marc Gasol (Grizlies), Brook Lopez (Nets) e Kevin Love (Wolves – l’altranno grande escluso della partita); a pitturare il verniciato il già citato Danilo Gallinari (Knicks) e Eric Gordon (Clippers) a fare da guardie. Per quanto riguarda i Rookie, che fino ad oggi sono sempre usciti sconfitti da questo duello, non hanno nulla da invidiare ai colleghi più “esperti”: i due giocatori “fenomeno” Tryeke Evans (Kings) e Brandon Jennings (Bucks) sono entrambi presenti. A fare loro compagnia troviamo Stephen Curry (Warriors), Taj Gibson (Bulls) e James Harden (Thunder).L’elenco complete dei giocatori o trovate nello specchietto sottostante.
Per quanto riguarda il regolamento resta invariato: al posto dei quattro periodi da 12 minuti ciascuno se ne giocano solo due, ma da 20 minuti; i falli sono conteggiati, ma il raggiungimento del limite massimo (6) non implica l’espulsione della partita.

Rookie Team Roster
Giocatore
Squadra
Scuola/Nazione
Omri Casspi Kings Israele
DeJuan Blair Spurs Pittsburgh
Stephen Curry Warriors Davidson
Tyreke Evans Kings Memphis
Jonny Flynn Timberwolves Syracuse
Taj Gibson Bulls U.S.C.
James Harden Thunder Arizona State
Brandon Jennings Bucks Lottomatica Virtus Roma
Jonas Jerebko Pistons Svezia

Sophomore Team Roster
Giocatore
Squadra
Scuola/Nazione
Michael Beasley Heat Kansas State
Marc Gasol Grizzlies Spagna
Danilo Gallinari Knicks Italia
Eric Gordon Clippers Indiana
Brook Lopez Nets Stanford
Kevin Love Timberwolves UCLA
O.J. Mayo Grizzlies U.S.C.
Anthony Morrow Warriors Georgia Tech
Russell Westbrook Thunder UCLA

Vs.
140
128
1 st) L’All-Star Friday si apre colorandosi subito di Azzurro dal momento che il primo canestro della manifestazione viene messo a referto da Danilo Gallinari. Nonostante le incerte condizioni di salute, problemi all’avambraccio, Danilo dimostra di essere in buona forma autografando anche la tripla del sorpasso 5-4.
Dall’altra parte, come del resto ha fatto il nostro connazionale, non tarda a lasciare il proprio biglietto da visita il rookie prodigio dei Kings Tryeke Evans.  Un gioco 2+1 associato alle azioni del proprio collega Casspi proiettano i ragazzi al primo anno avanti di 2: 15-13. Le schiacciate di Beasley  e Westbrook lasciano spazio a quelle di Kevin Love, entrato con il primo blocco di sostituzione, anche se il vantaggio dei “Secondo anno”  resta comunque minimo grazie al solido contributo del già citato Evans.  Il primo time-out arriva sul 19-17, +2  Sophomore, -14.22.
Hardem, unico rappresentate dei Thunder nella formazione rookie, trova subito una buona intesa  con Evans e Flynn andando cosi  a scrivere un vantaggio di 4 punti, 27-23, quando mancano 12.06 all’intervallo. Nella fila degli avversari è un altro rappresentante dei Thunder a fare la voce grossa ovvero Westbrook che con un gioco 2+1 accorcia le distanze prima di lasciare al testimone ancora a Kevin Love per il sorpasso 30-29, +1 Sophomore.
I rookie, che sino ad ora non sono mai stati in grado di vincere questa partita,  non hanno nessun timore degli avversari e continuano a spingere sull’acceleratore grazie agli uomini della panchina. Jennings, infatti, appena entrato in campo macina una serie di canestri dalla media distanza che si uniscono a quelli del collega dei Pistons Jerebko in grado di farsi trovare in più di una occasione nei pressi del canestro.  Lopez e Mayo danno il loro contributo a Love, ma per i Sophomore la rimonta, almeno per questo frangente, è ancora lontana:  Evans fa il proprio rientro in campo autografando un gioco 2+1 quindi Casspi ruba una palla in contro piede che trasforma in una reverse dunk. A -3.31 il divario fra i due team raggiunge la doppia cifra:  55-45, +10 Rookie.
Una debole reazione d’orgoglio arriva da parte di Gordon dei Clippers e Morrow (il giocatore dei Warriors prende la linea di fondo per concludere con un lay-up) i quali in un "amen" toccano il -6. Tuttavia Casspi, Flynn e Jennings non vogliono regalare nulla e lo dimostrano molto chiaramente dato che all’intervallo il loro vantaggio è di nuovo in doppia cifra: 67 -55, +12 Rookie.

2 nd) Evans, dopo la mini gara delle schiacciate che ha dato l’accesso a DeRozan allo Slam Dunk di domani, riprende da dove aveva lasciato ovvero insaccando due punti e lo stesso vale per Jennings. Sinora rimasto un po’ in disparte è il primo anno dei Warriors a salire in cattedra di prepotenza: segnando dalla media e lunga distanza infatti Curry scarica un parziale di 7-2 che a 16.14 dalla sirena significa massimo vantaggio per i Rookie ovvero 80-65, +15.
Evans ritocca subito la massima leadership  raggiungendo quota +16, 1/2 dalla lunetta, anche se il protagonista di questo frangente è Westbrook. Il giovane playmaker dei Thunder, infatti, pompa l’attacco dei giocatori al secondo anno con una serie di penetrazioni e di scarichi verso Gasol e Morrow i quali, nono senza difficoltà, riescono a ricucire parte dello strappo toccando il -11. Nella formazione avversaria, com’è facile immaginare, nessuno vuole arrendersi perché il Rookie Team è determinato ad essere il primo a vincere questa manifestazione e ci sono buone possibilità che ciò avvenga perché il trio Flynn-Harden-Gibson continua a nella sua guida della partita incrementando la propria leadership a 14 punti. 98-84, quando mancano 10.52 allo zero assoluto.
Il botta e risposta fra i due team prosegue per un altro paio di minuti sino a quando Casspy sbaglia un libero e Blair cattura il rimbalzo andando a schiacciare il +16, 110-94, a -8.37.  
Westbrook e Beasley, gli unici due che sembrano ancora cercare la vittoria, devono lottare con Evans e Blair i quali continuano a mantenere la leadership anche se a -5.45  il loro margine si è “ridotto” ad otto punti: 116-108.  La risposta dei “primo anno” è tanto immediata quanto decisiva: Evans sale in cattedra con un gioco 2+1 quindi sono Jerebko e Harden a farsi avanti ricostruendo una leadership fatta di 14 lunghezze a -4.54: 125-111.  Tocca invece a Curry mandare i titoli di coda: il rookie dei Warriors a 2.45 dallo zero assoluto connette la bomba che di fatto mette in ghiacciaia la partita perché il divario con poco più 120 secondi resta di 15 punti (130-115). La vittoria dei Rookie (140-128) entra nella storia della manifestazione poiché, come anticipato a più riprese, sino ad oggi al All-Star Friday avevano sempre e solo trionfato i Sophomore.

Tra gli sconfitti si distinguono:  Beasley (26 punti, 12/25 dal campo, 7 rimbalzi),  Westbrook (40 punti, 4 assists), Love (12 punti, 6 rimbalzi) e Gasol (10 punti, 6 rimbalzi, 2 assists).  Nella formazione dei Rookie oltre a Evans, meritatamente eletto MVP, non si possono ignorare i numeri di: Blair (22 punti, 23 rimbalzi, 4 assissts), Jennings (22 punti, 8 assists, 6 rimbalzi) e Harden (22 punti, 5 rimbalzi, 2 assists).

M.V.P.: Tryeke Evans (26 punti, 11/15 dal campo, 6 rimbalzi, 5 assists)