A differenze delle ultime due edizioni, dove la sfida fra rookie e Sophomore si  tingeva d’Azzurro con la presenza di Andrea Bargnani, quest’anno non ci sara’ nessuno dei nostri connazionali a scendere in campo nell’evento che da oltre cinque anni apre ufficialmente il week-end piu’ “caldo” della stagione. Belinelli, purtroppo, risulta ancora in lista infortunati mentre Gallinari ha giocato troppo poco per ottenere la convocazione nel team dei rookie.
Comunque lo spettacolo e’ garantito perche’ a scendere in campo ci sono tutte le miglior giovani promesse della lega: a partire dal trio motore dei Thunder (Durant, Green – nei Sophomore – Westbrook – nei Rookie), passando per i fenomeni alle “prime armi” come Derrick Rose dei Bulls, Brook Lopez dei Nets e Michael Beasley da Miami (parlando degli Heat ha fatto polemica la mancata convocazione dell’altro rookie Mario Chalmers).  Ci saranno anche giocatori internazionali come il vice-campione olimpico Rudy Fernandez e l’argentino Louis Scola (al secondo anno nella Nba, ma un veterano del basket).
Le regole prevedono due tempi da 20 minuti al posto dei normali quattro quarti da 12. I falli individuali sono  conteggiati, ma il regolamento non prevede l’espulsione per raggiungimento di massimo numero di falli effettuati.

Giocatore Squadra
Michael Beasley Miami
Rudy Fernandez Portland
Marc Gasol Grizzlies
Eric Gordon L.A. Clippers
Brook Lopez New Jersey
O.J. Mayo Grizzlies
Greg Oden Portland
Derrick Rose Chicago
Russell Westbrook Oklahoma City
Giocatore Squadra
Aaron Brooks Houston
Wilson Chandler New York
Kevin Durante Oklahoma City
Jeff Green Oklahoma City
Al Horford Atlanta
Luis Scola Houston
AL tHORNTON L.A. Clippers
Rodney Stuckey Detroit
Thaddeus Young Philadelphia



Vs.
116 122
1 st) Mentre si diffonde la notizia dell’ufficializzazione della trade Heat-Raptors (ceduti Marion-Banks come contropartita di O’Neal-Moon), l’ormai ex-collega di The Matrix Dwyane Wade si occupa di introdurre la formazione dei Rookie nella quale si registra gia’ un’assenza. Greg Oden, infatti, ha riportato una botta al ginocchio e quindi saltera’ la partita. Nessun problema invece per Dwight Howard assistente coach e speaker del team dei Sophomores.
Il match, noto per schiacciate derivate da  gesti atletici spettacolari, inizia subito con un registro differente dal solito: Horford e Young, infatti, appoggiano la palla al tabellone per due lay-up. Stuckey e Durnat (il giocatore piu’ atteso della manifestazione) cercano di mantenere intatta la tradizione con due affondate di prepotenza. Tuttavia Fernandez e Gordon, lasciati liberi da una difesa latitante, sono subito “on-fire” da oltre l’arco e le loro triple permettono ai Rookie di mettere la testa avanti 19-15 a -14.36.
Il duo motore dei Thunder (Green-Durant) trova la giusta intesa con  la sorpresa dei Knicks Chandler e la collaborazione permette al team di Sophomores, molto piu’ intento a seguire la tradizione di segnare (quasi) tutti i punti con schiacciate di ogni genere, di agganciare sul -1, 22-23, a -11.42. Sulla loro strada, pero’, si mette l’altro fenomeno degli Oklahoma City ovvero Westrbrook. Il numero 0 si unisce a Beasley e al giro di boa del primo tempo il vantaggio resta saldamente nelle mani dei Rookie: 29-22. +7.
Durant (ruba palla e vola in contro piede per un’affondata ad una mano) e Chandler ci riprovano agganciando sul -4 (31-27); tuttavia i giocatori al primo anno non battono ciglio: Gasol materializza un gioco 2+1; Rose segna con il suo marchio di fabbrica (lay-up); Westbrook ruba palla e veleggia in contropiede; ancora Gasol in collaborazione con Lopez dominano il pitturato. In totale i ragazzi diretti da Wade scaricano un break di 10-4 portando la leadership in doppia cifra: 41-31, +10, -7.04.
Reazione d’orgoglio (sinora  i Sophomores non hanno mai perso questa partita)  immediata per Thornton, Stuckey e Green  che con un 8-2, in meno di due minuti, tramutano il -10 in -4: 43-39. Gli ultimi 5 minuti del quarto procedono sulla falsa di riga di quanto descritto sinora: Fernandez e Mayo, da oltre l’arco,  Lopez  e Gasol, dal verniciato, si riportano sul 10 (57-47); Durant, Thornton e Green replicando rifacendosi sotto e dimezzando il proprio svantaggio. Green manda in archivio il tempo rubando il pallone del possesso finale e infilando la bomba che stabilisce il 61-58, -3 Sophomores.

2 nd) Nella prima parte della seconda frazione di gioco Beasley e Durant, cresciuti nella stessa zona di Washington, si sfidano  attaccando a vicenda il canestro. Ad avere la meglio fra i due, almeno in questo frangente, e’ il rookie degli Heat perche’, supportato da Gordon (tre liberi) e Lopez (ennesimo tap-in schiacciato), a -13.44 stabilisce il massimo vantaggio issandosi sul +13: 86-76.
Kevin Durant, dopo aver segnato sei punti di fila, capisce che se vuole vincere la partita e mantenere intatta la striscia del Sophomores team deve giocare di squadra, percio’ non monopolizza piu’ l’attacco degli uomini in maglia bianca ed infatti il pallone inizia a circolare come mai visto sinora. Il nuovo play dei Pistons Stuckey, il centro degli Hawks Horford e la promessa dei 76ers Young si uniscono a Durant per mettere a referto il loro primo importante parziale di 20-2 che a 9 minuti esatti dalla sirena trasforma il -13 in +5: 96-91.
Beasley e Lopez tentano di rientrare in partita agganciando in due occasioni sul -3 (l’ultima di queste a -8.33, 100-97); tuttavia l’intesa fra Durant (che ha gia’ superato il record di Amare Stoudemire nel maggior numero di punti realizzati da un singolo giocatore in questa partita) ed il resto della squadra non accenna a diminuire: Scola e Stuckey si alternano in fase offensiva all’onnipresente Durant. In difesa sale anche l’intensita’ e’ con un 16-8 i Sophomores stabiliscono la loro massima leadership: 112-100, +12.
I Rookie non ci stanno ad arrendersi dopo essere stati al comando per quasi il 75% della sfida percio’, dopo i time-out di rito per spezzare l’inerzia avversaria, Mayo (dalla lunga distanza), Lopez (nel pitturato) e ancora Beasley (con licenza di segnare da ogni parte del campo) cercano di  rifarsi sotto. Sulla loro strada, pero’, c’e’ un Kevin Durant stasera davvero scatenato che prima con un gioco 2+1 e poi con un canestro in 360 partendo dalla linea di fondo stabilisce in due occasioni il +7. La tripla di Mayo, a 11 secondi circa dalla fine, abbassa il divario a 3 punti (119-116); dalla lunetta Durant non perdona (2/2) ed i due liberi diventano la chiave della vittoria quando Fernandez sbaglia il tiro che avrebbe significato il -2 per i rookie.
Nel rookie team concludono in doppia cifra sette giocatori, fra di essi segnaliamo: Beasley (29 punti, 3 rimbalzi), Fernandez (14 punti, 4 rimbalzi, 3 assists), Gasol (15 punti, 8 rimbalzi) e Gordon (19 punti, 6 rimbalzi). Nel Sophomores team invece sono sei, oltre a Durant: Green (13 punti, 3 assists), Young (13 punti, 4 rimbalzi), Horford (10 punti, 3 rimbalzi), Stuckey (12 punti, 9 assists) e Thornton (10 punti). La partita si conclude sul 122-116, +6 Sophomores.

M.V.P.: Kevin Durant (46 punti, 7 rimbalzi, 4 assists)

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